Provate a chiedere a uno qualunque dei 40mila presenti al San Nicola per la partita contro il Bologna: come ha giocato il Bari? “Uno schifo”, “Vergognosi”, “Tutti a casa”, solo per citare alcuni dei commenti letti sui social network, edulcorati dalle parolacce e dalle frasi irripetibili. Eppure il solito Davide Nicola non la pensa allo stesso modo. Sarà che la visuale da bordo campo inganna al punto da fargli credere di aver visto un’altra gara.  “Gran bella partita, possiamo competere con chiunque”, ha detto senza tentennamenti.

Spiegate a Nicola che alla fine del campionato mancano cinque partite e che molto probabilmente non ci sarà più tempo per competere con nessuno. Spiegategli anche che il Bari non ha saputo concretizzare neppure in superiorità numerica e che i 40mila del San Nicola, come al solito straordinari nel raccogliere l’invito a stare vicini alla squadra, quando lo sentono parlare non sanno più che altro pensare.

“Abbiamo giocato su ritmi elevati – ha detto il tecnico biancorosso – non siamo assolutamente delusi. Siamo cresciuti moltissimo, ma ci manca sempre il guizzo finale”. E allora sì, regalate un tablet a Nicola, in modo che possa essere in grado di vedere la stessa partita di chiunque altro. Non siamo i soliti castigatori, vorremmo solo più onestà intellettuale. La formazione non ha convinto fin dall’inizio e le sostituzioni sono state per certi versi più incomprensibili.

Vorremmo che i responsabili di questo campionato mediocre – straordinario dal punto di vista delle promesse, dei proclami e delle rassicurazioni in corsa – si batta il petto e faccia un doveroso mea culpa. La consapevolezza è il primo passo verso la ricerca del guizzo che ancora manca. Quel guizzo arriverà, probabilmente l’anno prossimo, probabilmente con più equilibrio ed entusiasmi meno facili.

Dribblare i giornalisti è facile, così come smentire, stigmatizzare e annunciare querele. Confutare le immagini un po’ meno. Riferendosi al rigore concesso al Bari e realizzato da Caputo, il mister ha detto: “Ci sono le immagini, chiunque può vedere e trarre le proprie conclusioni”. Proprio così, ci sono le immagini e quelle immagini dicono altro, non solo per quanto riguarda il rigore. Forza Bari e sia chiaro che cercare di essere obiettivi non vuol dire fare i gufi.