Sei anni passati in Thailandia non possono farti dimenticare l’amore per la tua città, il calore degli amici, dei baresi. Lo sa bene Claudio Amoruso che quando sale sul ring porta al collo la sciarpa con i colori biancorossi, quelli della sua squadra. È un portafortuna. Si è trasferito dall’altra parte del mondo per dedicarsi anima e corpo alla Muay Thai, la disciplina che ha iniziato a praticare nel capoluogo pugliese anni fa alla Kankudai (palestra che lo ospita quando torna in Italia), sotto la guida del team Tagliente.

Mercoledì primo aprile Claudio combatterà per il titolo mondiale della WPMF (World Professional Muaythai Federation), a Bangkok, al “The Mall Bangkapi”, per aggiudicarsi la cintura contro il brasiliano Jos Ingram, già campione del Rajadamnern Stadium.  Una vita fatta di preparazione atletica, sudore e sacrifici.

Claudio Amoruso, come ti stai preparando per il match più importante della tua vita?

Svolgo due sedute di lavoro al giorno a partire dalle tre settimane antecedenti al match. Inizio la mattina con una corsa di dieci chilometri, a cui seguono due ore tra allenamento al sacco, poi lotta e potenziamento muscolare. Nel pomeriggio torno per strada, a correre. Altri cinque chilometri. Successivamente sacco e sessione ai colpitori (il Pao). Infine, a chiudere la giornata, seicento ginocchiate al sacco.

Si prevede un incontro all’ultimo sangue, e già conosci il tuo avversario.

Ho già incontrato Jos Ingram lo scorso 4 dicembre. Devo stare attento al suo calcio sinistro, il vero punto forte del brasiliano. Contro di lui ho perso ai punti anche se in molti mi davano per vittorioso. Credo che quella sconfitta sia arrivata per via di alcune scommesse da parte di qualcuno molto influente nel settore. Insomma, è arrivato il momento della rivincita.

Sei anni fa il trasferimento in Thailandia. Come hanno preso questa decisione in famiglia?

La preoccupazione è durata poco, si sono rassegnati alla scelta. Ho deciso di partire a 18 anni, inizialmente solo per allenarmi e conoscere il vero spirito della Muay Thai. Successivamente ho disputato qualche combattimento e dopo alcuni incontri ho avuto la possibilità di firmare un contratto con la palestra che ora mi sponsorizza, l’Eminent Air Gym.

Quanto ti manca Bari?

Tornerò tra due mesi, per il prossimo incontro del 24 maggio. È casa mia, l’anno scorso ho combattuto per il titolo Italiano Professionisti davanti a un pubblico da stadio. È sempre nel mio cuore.