Nicola lancia Ciccio Caputo. Nell’importante sfida di domani pomeriggio contro il Varese il bomber di Altamura, causa squalifica di Giulio Ebagua, guiderà l’attacco biancorosso. Con al braccio la fascia da capitano.

«La fiducia nei confronti di Francesco è stata dimostrata da tutto il gruppo in maniera forte e inequivocabile – dice Nicola – la maglia biancorossa è la sua seconda pelle. Giocherà una partita delicata, importantissima per il nostro campionato. La fascia al braccio? Caputo è il nostro capitano. Quando gioca, la porta lui. Nessun dubbio».

Quello di domani sarà un Bari che non vede l’ora di cancellare la brutta gara di Avellino. «Da queste parti la sconfitta si vive sempre come un piccolo dramma – commenta Nicola – al Partenio abbiamo giocato un primo tempo poco coraggioso, ma personalmente ho visto una ripresa con tanta produzione di gioco e due clamorose occasioni da goal (Ebagua e Caputo, ndr). È stato un incidente di percorso, ora dobbiamo raccogliere punti. La contestazione dei tifosi di ieri pomeriggio? Un utile confronto. Cose che mi piacciono. Ci hanno chiesto di Avellino e ci hanno invitato a crederci fino alla fine».

Una dozzina di partite alla fine del campionato, ma Nicola non vuole sentir parlare di dodici finali. «Una finale, quella contro il Varese – spiega – alle altre penseremo poi. Poco carattere? Siamo primi nella classifica dei tiri verso la porta avversaria e secondi in quella per contrasti vinti. Non mi sento di dire che questa squadra non ha le palle. Dobbiamo dimostrare continuità anche sotto questo punto di vista, ma credo sia un discorso diverso. Spesso siamo schiavi degli eventi, non abbiamo ancora la forza di distaccarci da tutto e tutti».

«Il Varese va affrontato con la voglia di fare la partita – chiude Nicola – l’obiettivo è quello di vincere, non ce ne sono altri».