Dopo il generoso 4-0 sul Frosinone il Bari torna sulla terra con un sonoro schiaffone rifilato a mano piena dal Livorno. Cinque goal e tanta amarezza. La squadra di Nicola è questa. Fragile e con poche idee. Inutile parlare di inopportuni sogni di gloria. Fuorviante spostare l’attenzione su l’improbabile arrivo di Antonio Cassano. Campo, sudore e sacrificio. E mirino puntato sulla salvezza. L’unico reale obiettivo della stagione.

Il Bari del Picchi parte con il piede sull’acceleratore, ma il primo sorpasso del match è dei padroni di casa. Un calcio d’angolo battuto da Siligardi trova Luci appostato al limite dell’area. Il capitano del Livorno colpisce al volo e la palla si infila all’incrocio dei pali. Un goal molto bello che il replay svela essere stato anche assai fortunato: sfera colpita di pieno ginocchio.

Passano quattro minuti e dopo il sorpasso arriva anche l’allungo. Ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dopo il tentativo di mezza rovesciata di Djokovic il pallone arriva a Bernardini, cross rasoterra a cercare Vantaggiato e Livorno avanti 2-0.

Il Bari non gioca. De Luca è vivace ma fumoso. Bellomo prova a illuminare ma le sue iniziative si contano sulle dita di una mano. Il Livorno fa poco ma grazie alla complicità di un Donnarumma in vena di regali rischia di dilagare in almeno due occasioni. La prima papera del portiere di proprietà del Genoa viene cancellata dal palo, che fortunatamente gli ributta il pallone fra le braccia. La seconda si esaurisce sul fondo, con un calcio d’angolo impacchettato e consegnato nei piedi degli amaranto.

La prima frazione si chiude con Alberto Marangon, responsabile della comunicazione della nuova Fc Bari 1908, cacciato dal direttore di gara per evidenti problemi di comunicazione con la terna arbitrale. Sembra una barzelletta, ma purtroppo non lo è.

Il sipario del secondo atto si alza con un tiro-cross di Bellomo che Mazzoni devia in angolo con una bella parata. Il primo vero intervento della sua partita. Nicola manda in campo Ciccio Caputo al posto di De Luca. Ghersini di Genova fischia una punizione dal limite in favore del Bari, in campo ci sarebbe Bellomo ma sulla palla si presenta ancora Salviato. Tiro sul fondo e fotografia di una squadra che naviga ancora nelle acque della mediocrità.

Entra Benedetti ed il bigliettino da visita dell’ex difensore del Cagliari è un pass per Vantaggiato che entra senza problemi nel cuore, di panna, della difesa biancorossa. Il Livorno trova il terzo goal con Maicon, prova a calare il poker con Siligardi e bella compagnia trovando però i guantoni di Donnarumma.

Il calcio è strano ed un Bari da dimenticare riesce a rientrare in partita grazie a Ciccio Caputo. Che prima procura l’autorete di Luci con un’incursione su assist di Ebagua e poi segna il goal del 3-2 con un gran tiro da fuori area. È un fuoco di paglia. Il Livorno torna sopra di due con Siligardi e Vantaggiato e saluta con un’indimenticabile “manita” l’ex tecnico Nicola.