Il sassolino Francesco Lezzi ce l’aveva nel cuore e in fondo alle scarpe con cui è salito sul ring del Palamartino di Bari. Durante il suo cammino in molti gli hanno voltato le spalle. La vittoria del titolo mondiale Youth Ibf contro l’africano Maokola è la rivincita che sognava. «Uno schiaffo morale a tutte quelle persone che mi hanno abbandonato durante il mio cammino – dice al microfono di Italo Cinqueplami il neo campione del mondo con la cintura stretta in mano – Dicevano che sono un perdente». La vittoria non è mai stata in disussione. Il barese è apparso da subito più tonico, agile. Ha imposto al match un ritmo troppo alto per l’avversario. «Il meglio – assicura Lezzi – deve ancora venire». Per quello che si è visto sul ring c’è da credergli. Nell’intervista il commento sull’incontro e le dediche del cuore alla findanzata Maria, all’allenatore, all’amico fraterno e sponsor e a tutti coloro che non si sono mai girati dall’altra parte. A noi, invece, piace sottolineare la conpostezza, la sportività e l’entusiasmo del pubblico del Palamartino. È stata una serata di grande boxe e di estrema correttezza. Bravi tutti.