Il presidente Paparesta è raggiante. Piedi ben piantati per terra, per carità. Ma dopo il roboante 4-0 inflitto al Frosinone, trattenere l’entusiasmo risulta impresa davvero difficile.

«Partita positiva – inizia Paparesta – finalmente la ruota gira anche dalla parte nostra. Diciamo che ci siamo ripresi quello che abbiamo lasciato a Frosinone nella partita dell’andata. Ho visto una squadra compatta. che dopo il goal segnato in avvio ha saputo difendersi, soffrire e ripartire con decisione. Adesso sappiamo di poter contare su giocatori che hanno recepito il messaggio di pubblico e società: spirito di sacrificio e grande impegno per ottenere il massimo. In campo e negli spogliatoi ho visto un gruppo unito. È stata la vittoria del gruppo. Di tutti. Da Donnarumma ad Ebagua. Passando per Filippini, uno che fino a poco tempo fa sembrava non potesse giocare in serie B e che invece adesso sta facendo delle partite eccellenti. Ebagua? Un trascinatore».

Inevitabile la parentesi di mercato. «Non ci faremo ingannare da questo risultato – specifica Paparesta – non ci siederemo. Abbiamo preso dei ragazzi validi ma sappiamo che per completare la rosa occorrerà qualche altro innesto. Lavoreremo fino all’ultimo minuto di lunedì. Caputo? Capisco la sua amarezza, ma è un ragazzo maturo. Sa bene che ogni lavoro ha le sue difficoltà, specialmente quello dell’attaccante. Deve esser forte e superare questo momento giocando col massimo impegno e facendo goal. Ne ha già fatti otto, sono sicuro che ne farà almeno altrettanti. Di Cassano ho già parlato. Sogno e spero che un giorno possa tornare a giocare nel Bari. Dovesse andare all’Inter, capirei. Di Cesare? Sembra una telenovela. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Se arriva siamo contenti, ma non è l’unico difensore al mondo».