Il primo goal in serie A non si scorda mai. Marina Rogazione sabato pomeriggio si è sbloccata segnandone uno bellissimo. Di testa, non certo la sua specialità. Purtroppo però, non è bastato alla Pink Bari per vincere lo scontro diretto con l’Orobica.

«Una festa rovinata – dice Rogazione – resta la soddisfazione personale, ma senza vittoria di squadra conta davvero poco. Ho optato per un’esultanza speciale. Erano parecchie partite che tutti m’invitavano a segnare, è stata un’esplosione di gioia immensa e levarmi la maglietta mi sembrava il modo migliore per esprimerla. La dedica? Alla mia mamma, che mi segue sempre con entusiasmo e pazienza».

Il risultato finale della sfida di sabato ha lasciato l’amaro in bocca. «La sconfitta brucia – ammette il capitano – fino a pochi minuti dal termine avevamo in tasca la vittoria, fondamentale per la corsa salvezza. Ci siamo rilassate troppo. In alcuni casi la testa conta più del fisico e della tattica, quando ci sei mentalmente la partita la porti a casa. Invece abbiamo mollato ed è andata come peggio non poteva. Siamo consapevoli di dover lavorare ancora molto: la serie A non è la serie B».

Tanta la delusione del tecnico Isabella Cardone. «Nello spogliatoio non ha detto nulla – svela Rogazione -sconfitte simili non si possono commentare. Giornate come quella di sabato lasciano il segno, ma il calcio è bello anche per questo».

La ripresa dei lavori è fissata per questa sera. Sabato a Bitetto arriva il Verona secondo in classifica. «Sappiamo bene che non sarà semplice – conclude – ma abbiamo grande voglia di riscatto. Il campionato è ancora molto lungo».

 

 

Si ringrazia Gaetano Ricciolo per la fotogallery.