Dopo mesi di silenzio torna a parlare Stefano Antonelli. Il direttore sportivo del Bari vuole fare chiarezza su alcuni aspetti.

“Era un po’ che non ci si vedeva. Mi sembrava opportuno avere un confronto”

“Siamo al momento delle riflessioni. Ci siamo dati dei tempi logici con l’allenatore per capire dove dobbiamo intervenire a gennaio. Siamo concentrati sul campo per ora, almeno fino all’ultima partita d’andata”.

“Il campionato sta dando le sue risposte. Qualcosa non è andato ed è palese. A settembre eravamo convinti di fare un campionato diverso. Ripeto, qualcosa non ha funzionato e con gran senso di responsabilità ora dobbiamo migliorarci”.

“Rinforzi? Tre, quattro o anche di più ma da dirigente mi devo confrontare con l’allenatore e aspettare i suoi dettami”.

“Mi metto in discussione tutti i giorni. Sono il direttore sportivo. Non mi sono mai sentito messo in discussione dalla società che mi ha dato grande fiducia”.

“Non c’è un budget per gennaio ma solo la voglia di migliorarci. Staremo molto attenti”.

“Se siamo a 19 punti e abbiamo perso alcune partite, qualcosa non ha funzionato ma non nel singolo calciatore. Siamo comunque convinti di avere un gruppo importante. Illustri addetti ai lavori non di Bari sono convinti che faremo bene. Volevamo essere protagonisti. Le vostre analisi sono giuste. Credo alla fine che tutti noi, calciatori e staff, avremmo potuto fare di più”.

“Ceppitelli è andato in serie A ed era una compartecipazione. Non era un giocatore che potevamo utilizzare. Se Polenta non è qui è perchè l’organico che abbiamo costruito era per noi quello ideale. Contini sta dimostrando a tutti di essere il più positivo, come rendimento. Non mi va di parlare del singolo perchè siamo convinti di avere una squadra importante. Noi dobbiamo migliorare nell’aspetto caratteriale”.

“Confrontandoci con Mangia, abbiamo capito che non riteneva opportuno un attaccante di peso, una punta strutturata. Lui era contento così. Evidentemente non aveva bisogno di altre figure. Ma un giocatore è mancato”.

“Nicola ha verificato, prima di accettare l’incarico, l’organico del Bari. Lo ha considerato di grande qualità e ora dobbiamo migliorarlo”.

“Non ho mai parlato personalmente con Polenta, al massimo con il suo procuratore, uno dei più grandi a livello mondiale. Non ho mai parlato del suo peso. Quando abbiamo deciso di escluderlo, la valutazione tecnica prevedeva l’innesto di un altro tipo di calciatore”.

“Dobbiamo prendere calciatori mirati, necessari per ogni singolo ruolo, anche se abbiamo detto di non pensare al modulo. Con Nicola abbiamo visto l’esordio di Filippini, la difesa a tre. Qualcosa sta già cambiando. Nicola ha resettato tutto”.

“Per Rossini il discorso è diverso. Rispettiamo la famiglia e non diciamo cosa è accaduto. Non giocherà più con il Bari. Le situazioni burocratiche saranno risolte dal Sassuolo”.

“Quando Joao Silva ha chiesto la serie A, con Mangia abbiamo parlato di come poterlo sostituire. Coda era stato menzionato. Ma all’ex tecnico andava bene così”.

“I contratti? dovevano essere firmati prima ma Paparesta ha preferito aspettare. Con alcuni ragazzi abbiamo accordi che andranno semplicemente sottoscritti”.

“Per quanto riguarda la continuità, contro il Trapani bene per 70 minuti, così come a Bologna. Abbiamo avuto più carattere, anche nelle giocate. Dobbiamo trovare più continuità. Su De Luca e Stevanovic, il primo vuole dare qualcosa di più. Il secondo sta trovando invece una continuità maggiore, anche in diversi ruoli. Sta dando il suo contributo. Resta il fatto che devono dare tutti qualcosa di più”.

“Per i rinnovi siamo a buon punto con tutti. A tempo debito vi comunicheremo i dettagli”.

“Con Mangia ho parlato dopo le sue dichiarazioni in merito ai tasselli che gli erano mancati. Non si riferiva all’organico in generale, che lui ha scelto. Ho troppa stima del tecnico per pensare che possa aver pensato al mercato di agosto”.

“Mangia nominò anche Minala dicendo che non aveva giocato per motivi disciplinari. Noi non sappiamo nulla di tutto ciò. Non sappiamo se andrà via a gennaio o meno”.

“Alla fine c’è anche qualcosa di positivo in questa nuova società. C’è una costruzione a tutto tondo. Tutta Italia parla di noi, con sette nazionali di categoria. Non pensavamo di avere tante difficoltà ma c’è tanta passione. I nostri errori ci sono e lo riconosciamo. Possiamo comunque far bene ancora con questo gruppo. Questa società è un continuo di migliorie. Era stata presa da zero. Speravamo in qualche punto in più a questo punto del campionato. Ultima cosa su Mangia. Ha lavorato benissimo, è il campo a non avergli dato ragione”