La conferenza stampa che precede la delicata trasferta di Crotone inizia come al solito con una domanda. A farla però è mister Mangia. «Ci piacciono i tifosi in aeroporto che ci aspettano festanti dopo una vittoria? Credo proprio di si. Bene, dobbiamo farci piacere anche quelli che ci vengono a contestare durante un allenamento. È l’altra faccia della medaglia. È il calcio. Facciamo in modo che sia per noi uno stimolo a fare meglio».

Archiviata la parentesi riferita ai fatti di giovedì, ecco quella relativa alla sua panchina in bilico. «Sarò sincero, ho vissuto meglio questa settimana che quella precedente. Ho parlato con il presidente. Ci siamo confrontati, abbiamo fatto delle analisi e alla fine sono emerse stima da parte mia e fiducia da parte sua. Il pensiero di poter essere mandato via non mi assilla. Non è proprio nella mia testa. Mi toglierebbe energia che preferisco dedicare al lavoro con i ragazzi».

La sua diagnosi circa la malattia che affligge la squadra passa da numeri confortanti. «Nelle classifiche che riguardano possesso palla, supremazia territoriale, passaggi riusciti e tiri in porta siamo nei primi posti. Quelle relative a goal fatti e subiti invece dicono che meritiamo l’undicesimo posizione. Occorre maggiore attenzione».

Sulla partita di Crotone. «Faremo una grande gara. Ne sono convinto. Voglio una squadra unita, compatta, un blocco unico. Non dovremo mai perdere i nostri equilibri. Loro giocano un ottimo calcio, ma noi dobbiamo vincere. Di solito guardo la prestazione, questa volta però è importante il risultato. Sulla formazione mi prendo qualche altro attimo di riflessione. Non abbiamo Sabelli e Romizi per squalifica. Rossini e Calderoni non sono convocati. Per Defendi aspettiamo il responso clinico, lui mi ha dato massima disponibilità ma voglio sentire i medici. Minala sta bene, mi ha lanciato messaggi importanti in queste settimane. Camporese sarà della partita».