Cori, insulti, faccia a faccia severi ed anche qualche strattone. Uno contestazione civile, ma dura come non se ne vedevano da mesi nei pressi del San Nicola. Più di 300 tifosi si sono ritrovati all’antistadio per inviare a tecnico e squadra un messaggio inequivocabile. Lo gridano forte, lo scrivono anche su uno striscione: rispettate la nostra maglia.

Niente più serate in discoteca, niente più selfie e l’invito a tirar fuori gli attributi. Sempre che questa squadra ce li abbia, aggiunge qualcuno. Fra i più bersagliati, oltre all’allenatore di Cernusco sul Naviglio, Donati, De Luca e Stoian. Per l’attaccante romeno, fischi ad ogni palla toccata.

In borghese, seduto su una panchina dietro la recinzione, c’è anche Stefano Sabelli. «Il ginocchio fa male ma non dovrei averne per molto. Quattro o cinque giorni, non penso di più».

A metà allenamento arriva anche il presidente Gianluca Paparesta. Non vuole rilasciare dichiarazioni. Al rompete le righe ordinato da Mangia accompagna i ragazzi fin fuori il cancello dell’antistadio. A qualche tifoso che gli consiglia di adottare provvedimenti più severi nei confronti di una squadra che non sta rendendo come dovrebbe, risponde sereno: «Lasciateli lavorare».