“Un’avventura nata per gioco, dall’iniziativa di un’ex cestista come Patrizia Aldini. Era il 2001. Oggi siamo arrivate in serie A, ci aspettano trasferte difficili e gare casalinghe complicate. L’obiettivo è quello di mantenere la categoria, ma ho già detto alle ragazze che tra qualche anno voglio giocare la Champions”. Alessandra Signorile, presidente della Pink Bari, è ambiziosa.

“In Italia il calcio è ancora considerato uno sport per soli uomini – continua – un concetto radicato soprattutto nei genitori. Personalmente, preferirei avere una figlia con la voglia pazza di giocare al calcio piuttosto che averne una che punti a diventare una velina. In Italia dobbiamo ancora crescere sotto questo punto di vista. Dovremmo imparare dagli altri paesi e far diventare questo sport una risorsa anche per chi vuole investire. Trovare uno sponsor oggi è difficilissimo. La Pink ha avuto la fortuna di incrociare la propria strada con quella della Fc Bari 1908. Un progetto che ci regala ulteriore credibilità”.

Romeo Paparesta, intervenuto in qualità di rappresentante della Fc Bari, gli fa eco. “Abbiamo iniziato un percorso prima ancora che il consiglio federale deliberasse l’obbligo per le società professionistiche di aggregare alle proprie rappresentative una squadra femminile. Mi auguro di vedere presto la Pink giocare allo stadio Della Vittoria”.

Pietro Petruzzelli, assessore allo sport del comune di Bari sottolinea. “La nostra città è piena di eccellenze un po’ troppo nascoste. Compito dell’amministrazione quello di valorizzarle”.

Chiusura dedicata a mister Isabella Cardone, che presenta una ad una le ragazze e assicura. “Vi emozioneranno. Molte di loro, soprattutto le straniere, hanno rinunciato agli affetti per accettare una sfida. La nostra sfida. E a me le sfide piace vincerle”.

L’appuntamento con l’esordio casalingo della Pink Bari è fissato alle ore 15.00 di sabato pomeriggio. Al comunale di Bitetto le biancorosse dovranno vedersela con Firenze.