Il Bari è pronto per la sfida di domani al San Nicola contro l’Avellino, prima in classifica della cadetteria. «Tendenzialmente squadra che vince non si cambia – ha sottolineato Devis Mangia – ma con Sabelli che rientra la vedo dura rispettare questo detto». Vuole essere una provocazione. Risulta infatti difficile pensare ad una difesa senza il terzino romano, così come potrebbe risultare controproducente cambiare un centrocampo più che collaudato nel tempo.

La vittoria sul Catania ha risollevato il morale di calciatori e tifosi e per l’allenatore biancorosso bisogna continuare su questa strada. «Donati è indisponibile. Dalla settimana prossima rientrerà nel gruppo. Stesso discorso vale per Camporese. Galano sta bene, è un giocatore di qualità assoluta ma non posso mettere da parte quello che ultimamente mi dice il campo». Questo potrebbe significare solo una cosa: l’impiego dell’attaccante biancorosso solo in corso di gara.

Affrontare di petto la partita contro l’Avellino è la priorità. Le insidie di una prima in classifica sono sempre dietro l’angolo. «I campani hanno tutto il diritto di comandare il campionato. Non sono in quella posizione per pura fortuna – precisa Mangia – ed anzi, hanno guadagnato sul campo il primo posto».

Infine una battuta sui tifosi, che hanno dimostrato un attaccamento alla maglia unico in Italia. «Qui a Bari la gente è innamorata della squadra. È un sentimento molto più accentuato rispetto ad altre piazze altrettanto importanti. Ed ho avuto la conferma di quello che inizialmente era solo un pensiero: i fischi contro il Modena erano fischi d’amore».