Due goal incassati, eppure sorridere. Dopo quelli contro il Catania, quelli contro l’Avellino. Donnarumma festeggia le vittorie del Bari e non ci pensa. Perché la squadra, in questi casi, viene prima di qualsiasi altro fattore.

“Ci metterei la firma – inizia il portiere – prendere due goal a partita non è il massimo della vita, ma se questo significa vincere, nessun problema. Dobbiamo migliorare in fase difensiva. Tuttavia credo di poter dire che nelle ultime due partite abbiamo giocato bene tutti, sono arrivati 6 punti ed è l’unica cosa che conta”.

La nota negativa dei troppi goal incassati non lo spaventa. “Dobbiamo migliorare – ribadisce – ma anche imparare a chiudere prima le partite. Domenica sul 3-1 abbiamo avuto tante occasioni, fossimo andati nuovamente in goal le velleità del nostro avversario si sarebbero spente”

Contro l’Avellino, parate paragonabili a dei goal. “Quelli li lascio fare ai nostri attaccanti – sorride – poi se arriva una bella parata, tanto di guadagnato. Se devo sceglierne una in particolare, dico quella su Konè nel primo tempo. Quella su Comi è stata di puro istinto”.

Proprio in quella circostanza, un pugno chiuso in segno di esultanza verso la Nord ha fatto esplodere il pubblico del San Nicola. “Ho sempre cercato di trasmettere tranquillità e fiducia ai tifosi. Devo continuare su questa strada. L’obiettivo è quello di rappresentare una sicurezza per tutta la Bari. I miei compagni in campo e i miei tifosi sugli spalti”.

Nel selfie di spogliatoio dopo la partita, Donnarumma ha ormai un ruolo fondamentale. “Sono quello che tiene la lavagnetta – dice orgoglioso – ma in generale, sono tutti segnali evidenti di un gruppo sempre più compatto. In tutte le sue unità. Noi, il pubblico, noi col pubblico. Anche il mister è entrato in sintonia con l’ambiente. Vederlo esultare sotto la Nord è stato bellissimo”.

Ed anche Enrico Guarna, importante nel gruppo per stessa ammissione di Donnarumma. “Il ruolo di chi gioca meno è decisivo. Mettere i compagni nelle condizioni di lavorare bene non è cosa da tutti. Enrico ci riesce perché è un grande professionista. Insieme ci alleniamo al massimo ed i suoi consigli sono sempre preziosi”.

Infine, uno sguardo alla prossima trasferta di Varese. “Non stanno facendo benissimo, ma giocano in casa e cercheranno di metterci in difficoltà. Bisognerà tenere gli occhi aperti e cercare di dare continuità ai risultati positivi ottenuti nelle ultime giornate”.