Prima un galletto, poi la cresta biancorossa e dopo ancora un pennacchio giallo. Ma ora basta. Giuseppe De Luca in testa vuole avere solo un pensiero: far bene con il Bari e onorare le aspettative create attorno a lui e alla squadra.

“Addio creste. Da quando sono arrivato a Bari le ho provate tutte. Il goal è arrivato con il taglio più normale del mondo e siccome sono un tipo scaramantico, andrò avanti così”.

La rete di Lanciano non è servita a portare a casa l’intera posta in palio, ma De Luca non si scoraggia. “Abbiamo giocato la migliore partita della stagione – sostiene l’attaccante – l’intesa con i compagni sta crescendo a vista d’occhio e continuando così potremo fare solo bene. Del resto, se ci ponessimo problemi di classifica dopo sei giornate di campionato sarebbe la fine”.

Più della classifica, preoccupa un gioco non troppo brillante. Ma De Luca è di un altro parere. “Il bel gioco del mister si è visto anche in questo avvio di stagione. In qualche occasione però non sono arrivati i punti. Tutto qui. Sotto questo punto di vista, la partita di sabato contro il Modena è fondamentale: dobbiamo vincere. Loro sono una buona squadra, hanno giocatori importanti, ma a noi non deve interessare. Conterà solo un risultato”.

L’astinenza da goal è stata finalmente interrotta. “Spero di segnarne subito un altro – conclude  De Luca – è già capitato e capiterà ancora. Ho sofferto un po’ per questa storia, forse troppo. Un attaccante vive per il goal. Ne avevo segnato uno bellissimo in coppa, poi è arrivata quella brutta espulsione, cinque partite a digiuno ed un pensiero fisso che non porta mai qualcosa di buono. Era un problema di testa. Ora che mi sono sbloccato, spero di farne tanti altri. La panchina? Non piace a nessuno. Ma se entrare a partita in corso significa fare sempre goal, panchina tutta la vita”.