Un avvio di stagione diverso rispetto a quello che ci si aspettava, ma non così negativo come è sembrato a gran parte del pubblico che segue la Bari. A raccontarlo è Matteo Contini, il più esperto difensore a disposizione di Mangia.

“Se non vedessi gioco, se non facessimo in campo i movimenti che facciamo, se passassimo le partite a difenderci nella nostra area di rigore, allora sarei preoccupato – dice Contini – ma dato che questo non succede e che in ogni gara costruiamo almeno quattro o cinque palle goal, sono molto tranquillo. Bisogna sempre partire dalla prestazione, alla lunga è una mentalità che paga. La classifica la guardo gli ultimi due mesi. So che siamo a metà, ma in questo momento non ci deve interessare”.

Il lavoro svolto in settimana ha visto l’attenzione di Mangia posarsi soprattutto sul reparto arretrato. “Abbiamo curato molto le palle inattive – conferma Contini – dopo i goal presi, era giusto esercitarsi di più. Abituarsi a marcare meglio, a restare concentrati e non prendere goal anche in allenamento. Soprattutto, dobbiamo abituarci a leggere tutti allo stesso modo l’azione d’attacco degli avversari. Avere lo stesso pensiero. Solo così potremo evitare certe disattenzioni”.

Il gioco di Mangia sembra affidarsi molto sulle doti tecniche di portiere e difensori. Per Contini, nessun problema. “Mi trovo a mio agio nel far girare la palla con i piedi. Certo, capita anche di buttarla via. Ma se lo faceva Baresi, possiamo permettercelo anche noi. Di base, abbiamo le idee chiare e sappiamo di dover impostare l’azione dalle retrovie. Le punizioni? Le batto volentieri, soprattutto quando mi danno queste direttive. Chiaro che se in campo c’è Galano, nessun dubbio su chi deve calciarle”.

La chiusura è dedicata all’insidiosa trasferta di Catania. “I tifosi son venuti a incoraggiarci durante la settimana – rivela Contini – ci hanno chiesto maggiore impegno e noi abbiamo promesso di onorare la maglia. Sarà una partita difficile, il loro reparto avanzato è decisamente di un’altra categoria. Il fatto che si giochi a pranzo è un fattore, ma vale per entrambe le squadre. Mangiare pasta di mattina non è il massimo, ma l’importante è digerirla al meglio”.