Il Bari non sa più vincere. Neanche in casa. Neanche in superiorità numerica per tutto il secondo tempo. Ed esce tra i fischi copiosi di uno stadio che evidentemente ha ancora negli occhi le gesta della passata stagione. Per buona pace di Devis Mangia. Al San Nicola finisce 1-1 e la trasferta di domenica prossima a Catania diventa improvvisamente più importante di quanto già lo fosse.

La partita è scorbutica. Novellino propone un Modena guardingo, messo in campo di fatto con cinque difensori, tre centrocampisti e due punte. Una e mezza. Perché accanto a Granoche gioca Beltrame, non esattamente un centravanti. L’avvio di partita è confuso. Ma a passare in vantaggio, a metà tempo, è il Bari. Sugli sviluppi di una rimessa laterale il cross di Stevanovic pesca in area Ciccio Caputo che supera in elevazione Marzorati e deposita alle spalle di Pinsoglio. La gioia dura poco. Esattamente due minuti. Calcio di punizione da posizione defilata, solito regalo difensivo e Salifu che punisce le belle statuine biancorosse infilando Donnarumma.

La reazione dei ragazzi di Mangia è volenterosa ma sterile. Tante le palle giocate nella metà campo avversaria, nessuna azione degna di nota.

Ad inizio ripresa arriva la possibile svolta del match. Pinsoglio con una rimessa lunga pesca in ripartenza Beltrame. L’ex biancorosso di scuola Juventus viene chiuso egregiamente da Contini e non la prende troppo bene. I due si allacciano ed il modenese usa le mani. Ros di Pordenone arriva di gran carriera e gli sventola il cartellino rosso.

Sulla falsa riga della prima frazione i biancorossi giocano costantemente nella porzione di campo dei canarini, ma Pinsoglio non corre particolari pericoli. La pioggia copiosa che cade sul San Nicola aiuta chi si difende. Mangia manda in campo Rozzi e Wolski rendendo la trazione della sua squadra decisamente anteriore. Fa il suo esordio anche Minala, ma il risultato non cambia. Qualche mischia in area e poco più. Caputo manca la conclusione vincente ad un metro dalla porta e l’arbitro fischia la fine. Così proprio non va.