I ragazzi del presidente Damiani, sul nuovo campo di San Pio, sono costretti a incassare una sconfitta netta, senza attenuanti al cospetto di una squadra dimostratasi di livello superiore.

Non c’è stato nulla da fare per i nero oro che sembravano incappati in una giornata storta, in cui nulla è andato nel verso giusto, a partire dal primo drive. Nonostante gli sforzi i Patriots non sono riusciti a invertire l’andamento della partita che si è andata via via sviluppando a favore dei Red Jackets Lunigiana. E pensare che gli avversari avevano sulle spalle anche una trasferta di 900 km. Eppure sono scesi in campo determinati a vincere e freschi come rose. Una situazione che ha spiazzato i nero oro che, va detto, sono stati anche sfortunati. Nel primo quarto, infatti, i ragazzi di coach Cassano hanno perso anche tre dei loro giocatori per infortunio. Gelao è costretto ad abbandonare la partita e Milano, giovane di belle speranze, nel giro della nazionale e con all’attivo un campionato negli USA, si frattura la clavicola. Anche altri due nero-oro vengono buttati fuori dal campo. Sono Papapicco, a causa della rottura del malleolo e Di Tullio che invece riporta la rottura dello scafoide.

Il risultato finale dopo i quattro tempi di gioco è stato di 48 – 0 per i Red Jackets Lunigiana. La sconfitta per i nero oro è netta. Nessuna prova di appello per loro.

“I nostri avversari si sono dimostrati superiori sia da un punto di vista atletico che tecnico ed hanno interpretato la partita nel migliore dei modi nonostante la difficile trasferta – commenta a caldo Marco Paradisi, dei Patriots Bari – Da parte nostra hanno pesato molto le assenze e gli infortuni che comunque non giustificano una prestazione ben al di sotto delle nostre possibilità.Non siamo mai veramente entrati in partita, saremmo dovuti essere perfetti ed invece abbiamo commesso molti errori per nervosismo e mancanza di concentrazione”.

Adesso è il tempo della tristezza e della rabbia. Subito dopo si dovrà riflettere sugli errori commessi. I ragazzi non intendono mollare. Questo è certo. La sconfitta servirà come trampolino di partenza per la prossima stagione. Adesso non si può più scherzare.