La gara era già finita sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Cremona che aveva inflitto una squalifica sportiva di sei mesi a Daniele Quadrini, centrocampista del Sassuolo, per aver intascato 45mila euro per aver combinato il match. Nell’intercettazione tra Bellavista e il suo interlocutore, quest’ultimo riferisce che Conte non ha risposto alla sua chiamata ma che in compenso gli ha mandato un sms. L’obiettivo dei magistrati è ora quello di capire il ruolo dell’attuale allenatore della Juventus nella vicenda.

Intanto continua a pieno ritmo il lavoro della Procura di Bari, dove ieri l’ex capitano dei Biancorossi, Andrea Masiello, è stato interrogato per sei ore dal procuratore, Antonio Laudati, in relazione alle partite del Bari dei campionati di serie A 2009-10 e 2010-11 che sarebbero state truccate.

Mentre l’inchiesta ha provato che sui conti correnti degli indagati sono stati versati circa 40mila euro nei giorni successivi alle partite truccate, Masiello pare avrebbe riconosciuto in una foto mostrata dagli inquirenti il presunto emissario del Lecce che gli avrebbe consegnato circa 300mila euro per la sconfitta nel derby Bari-Lecce del maggio 2011 finita 0-2, con autogol proprio dell’ex capitano.

Nel frattempo la società di via Torrebella pare abbia trovato una strategia per riaffermare la propria buona fede ed estraneità ai fatti. Prima del campionato 2010-11 la dirigenza fece sottoscrivere all’intera squadra e allo staff, un regolamento che prevedeva il rispetto di una serie di regole comportamentali  basate sulla lealtà dentro e fuori dal campo. Trattandosi di un regolamento interno, il documento non ha nessuna rilevanza per la giustizia sportiva, mentre assumerebbe importanza in quella ordinaria.

Vito Nicola Palumbo