In un’intervista esclusiva, il Quotidiano Italiano ha raccolto le emozioni di Michele Pirro, promessa del Motociclismo italiano e grande amico di Marco Simoncelli, suo amico nella vita privata e in pista.

Partiamo dall’ultimo risultato ottenuto. Domenica 6 dicembre hai vinto la tua prima gara nel Motomondiale, su un asfalto viscido dal primo all’ultimo giro. Che emozioni hai provato?

“È stata una gara incredibile, dopo un weekend molto particolare. Da pochi giorni avevo perso il mio compagno di team, Marco Simoncelli e ci tenevo tanto a dedicare la vittoria a lui, alla sua famiglia e a tutti gli uomini della scuderia, perchè abbiamo sofferto tantissimo”.

Con Marco Simoncelli hai condiviso diverse stagioni come suo compagno di team con la Honda. Come lo ricordi?

“Per la sua simpatia, la sua schiettezza. Voglio ricordarlo cosi, è stato un grande e spero che da lassù mi dia sempre un occhio di riguardo così come ha fatto a Valencia”.

Sei l’unico pilota pugliese al Motomondiale, come vivi questa situazione?

“Io sono l’unico pilota che rappresenta la Puglia e credo anche tutto il Sud Italia: mi rende molto felice essere stato il primo vincitore di una gara nella storia del motoclismo a livello regionale. Io amo la mia terra, sono di San Giovanni Rotondo e ne vado fiero. Spero di riuscire a regalare altre soddisfazioni ai miei tifosi conterranei in futuro”.

Il soprannome che usa simpaticamente in telecronaca Guido Meda, cioè Padre Pirro, ti infastidice o ti fa sorridere?

“Padre Pio è Padre Pio, sono arrivato fin qui anche grazie a lui. Gli chiedo aiuto e credo mi porti fortuna”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Purtroppo l’esperienza con la Moto2 sembra difficile da poter ripetere e quindi credo che dovrò passare di categoria anche se non ho ancora deciso definitivamente, ma penso proprio che la strada sia quella. Avrei preferito rimanere in Moto2 per essere più competitivo, ma in qualsiasi caso scelgo di rimanere nella squadra di Gresini con la San Carlo Honda”.

Daniele Leuzzi