L’associazione di volontariato “InConTra” nei giorni scorsi ha pubblicato un post su Facebook, affinché si possano incrementare gli aiuti per le persone più fragili del territorio barese. Questa la premessa: “Durante il primo periodo covid questa associazione è arrivata ad assistere oltre 1000 nuclei famigliari. Oggi la situazione persiste ma va peggiorando“. Più nel dettaglio, apprendiamo che a rivolgersi a “InConTra” sono “artigiani, commercianti, madri sole, ragazze madri, disabili, anziani, genitori separati, neosposi, nuove famiglie con figli disabili” che “chiedono aiuti alimentari e materiali, lavoro, sostegno psicologico e scolastico, la possibilità di poter pagare le bollette“. Così i volontari rivolgono “l’urlo di aiuto alle grandi aziende e a chi possa affiancare e supportare InConTra”. Ecco cosa serve: “olio di semi e d’oliva, zucchero, pasta, farina, omogenizzati, biscotti, pannolini, pelati, legumi”. Infine “InConTra” lancia l’appello anche a tutti i commercianti “per donarci l’invenduto“. Nel frattempo, però, la Polizia Locale di Bari oggi ha consegnato all’organizzazione non lucrativa di utilità sociale 1126 pezzi, tra abbigliamento, calzature, accessori, giocattoli, cuscini, libri e prodotti igiene intima. Ovvero del materiale sequestrato dalle forze dell’ordine a séguito delle attività di contrasto all’abusivismo commerciale e delle vendite irregolari o illecite.