Vivere ai margini, sulla soglia delle fragilità incomprese, è come aprire la bocca per gridare, per vomitare il dolore e non riuscire ad emettere nessun suono, essere afoni. A Bari da agosto 2021 c’è un’intera équipe sperimentale composta da professionisti socio-sanitari, forze dell’ordine e volontari che cerca di dar voce a chi vive quel limite e non riesce a venirne fuori. Oggi, 21 gennaio 2022, l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, si ritrova a mostrare i risultati di questo gruppo straordinario di operatori che da cinque mesi lotta su tutto il territorio comunale contro la povertà più impensabile e per il recupero sanitario, sociale e umano di persone multiproblematiche che necessitano di immediati interventi di cura e accoglienza, talvolta anche coatti. La straordinaria équipe è riuscita a portare a termine in totale circa 36 interventi da settembre ad oggi, prevenendo la marginalità, prendendo in carico e accogliendo. Il gruppo ha tirato fuori dal baratro anche chi, affetto da disagio socio-sanitario e psichiatrico, rifiutava ogni tipo di supporto e accoglienza.

Sono quindici gli interventi di orientamento e accompagnamento fisico presso i servizi del Welfare, i servizi sanitari o i presidi istituzionali competenti; sette quelli utili a rintracciare le persone più vulnerabili sul territorio, realizzati in collaborazione con l’Unità di Strada “Care for People”; tre gli interventi svolti in concorso con la Polizia locale e/o il CSM; undici, infine, le attività di mediazione linguistica e consulenza psicologica finalizzate a motivare l’adesione dell’utente alla progettualità.

“Siamo soddisfatti di questi primi risultati fin qui raggiunti dall’équipe, soprattutto considerato che le persone coinvolte sono estremamente vulnerabili e, in molti casi, presentano aspetti multiproblematici sotto il profilo socio-sanitario, legati a dipendenze croniche o a forme di disagio psichiatrico. Sappiamo che la strada da percorrere è lunga, e per questo è particolarmente importante continuare in questa direzione consolidando il lavoro di rete, fondamentale quando si parla di situazioni così complesse e delicate che spesso richiedono interventi coatti a tutela della salute, fisica e psichica, delle persone maggiormente vulnerabili”, ha commentato l’assessora Bottalico.

Il prezioso progetto, sorto in seno al Settore Osservatorio per l’inclusione sociale dell’assessorato al Welfare e appoggiato dal Servizio per le dipendenze (SER.D), dal Centro Salute Mentale, dal Distretto socio sanitario e dalla Polizia locale, proseguirà fino al 2022. L’équipe si farà carico di ulteriori casi già segnalati sul territorio, grazie anche alla fitta azione di monitoraggio condotta dall’Unità di strada comunale. Che sia solo l’inizio di una rinnovata cultura della cura.