Volontariato (Pixabay)

Il Meeting del Volontario, giunto alla sua 13esima edizione dal 9 al 12 dicembre a Bari, sarà un’occasione di confronto e riflessione tra tutto il mondo del sociale in Puglia. Il suo obiettivo sarà non solo la promozione di questo bellissimo “settore”, ma incrociare tutte le realtà che giorno dopo giorno operano sul territorio aiutandole a “fare rete”. La presidente del CSVSN Rosa Franco descrive l’evento con una lettera che ha come obiettivo orientare tutti verso un’unica direzione, fatta di gratitudine, altruismo e accoglienza. Ecco cosa scrive.

Un viaggio circolare in cui punto di partenza e destinazione coincidono, pur essendo diversi. Non un gioco di parole, come non lo è il nome scelto per la tredicesima edizione del Meeting del Volontariato: “L’altro che è in me: il volontario allo specchio”. Un invito piuttosto, rivolto a chiunque intuisca come solo parzialmente impiegata la capienza del proprio personale bagaglio e voglia intraprendere quel viaggio – appunto – per sfruttarne la reale capacità, per riempirlo d’Altro. Cosa portare in valigia per affrontare il cammino? Il proprio tempo innanzi tutto, libero dai limiti delle lancette e dalle barriere delle scadenze: un tempo che risponda unicamente all’esigenza dell’obiettivo, che sia un istante o tutta la vita. Uno sguardo nuovo, che imponga la più severa delle riflessioni: i miei occhi vedono davvero? E la voglia infine di accogliere l’Altro, inteso come “persona diversa da me” ma che contestualmente mi “appartiene”. Non solo perché è nell’incontro con l’altro che riscopro me stesso, ma anche e soprattutto perché questo senso di appartenenza rende miei i suoi bisogni. L’altro è parte di me.

Il viaggio del Volontario è dunque tutto questo: è Tempo, è Sguardo, è Accoglienza. È Appartenenza. È Attenzione. L’attenzione che dovremmo rivolgere a noi stessi quando ci guardiamo allo specchio, lo stesso specchio preso in prestito per il titolo di questo Meeting, per la campagna fotografica e che è l’idea alla base del messaggio che vogliamo lanciare.   Cosa racconta di noi il riflesso che quello specchio ci restituisce? Riusciamo davvero a vederci? E riusciamo davvero a vedere gli altri? Leggere l’Altro – i suoi desideri, i suoi bisogni, i suoi obiettivi – è il primo gesto d’amore verso se stessi. Agire per l’Altro, significa aprirsi al mondo e trattenere – come un pescatore con la sua rete – sguardi, punti di vista e storie che ci rimangono attaccate addosso come una seconda pelle. Che diventano parte di noi. E capiremo che i nostri occhi, riflessi in quello specchio, contengono tutti i volti su cui abbiamo posato lo sguardo. Che le nostre orecchie conservano tutte le voci che abbiamo ascoltato. Che le nostre mani emanano il calore di quelle che abbiamo stretto. Che le nostre rughe custodiscono il tempo che abbiamo donato. Scopriremo, dunque, che l’Altro ha il nostro stesso volto. Ecco perché il volontariato è una grande opportunità. Per tutti.