“Non mi è sembrato il caso di fare un passaggio pubblico, ho girato agli amici, ai simpatizzanti, tramite canali social più riservati come Whatsapp l’invito a sostenere questa famiglia in difficoltà, dal punto di vista umano, sanitario e lavorativo con quella vicenda sindacale. Ho detto a Livio che se le necessità dovessero mutare, sono pronto a espormi pubblicamente”. A parlare è Nicola Bonasia, sindaco di Modugno.

Livio è il papà della piccola Mariapia, nata con una ipoplasia dell’arco aortico e coartazione dell’aorta, operata dopo appena 7 giorni di vita. La sua storia ha fatto molto discutere, a partire dagli attacchi sferrati a Livio, operaio della Bosch, da alcuni sindacalisti sono cadute sulla sua testa pesantissime accuse di truffa.

Per dare una mano concreta a Livio, sua moglie Anna, e a Mariapia, sta dunque circolando l’immagine con il numero della carta PostePay e l’iban del conto corrente, intestato proprio ad Anna, dunque senza alcun tipo di passaggio intermedio. La permanenza a Genova, per le cure e il recente intervento della bimba, costa.

“Mariapia è stata dimessa – ci ha detto Livio a telefono trattenendo la commozione – i medici ci hanno mandato a casa, a Genova, dove dovrà proseguire la terapia per 15 giorni e poi, se tutto va come speriamo, nominano un cardiologo neonatale in Puglia e potremo tornare a Bari, seguiti a distanza dal Gaslini a cui dovremo mandare i dati costantemente e poi tornare a Genova fra tre mesi per monitorarla. La speranza è che non si presenti più la malattia, c’è la possibilità che succeda nei primi sei mesi della bambina, nel caso dovremo tornare a Genova per un altro intervento”.

“Sta prendendo farmaci salvavita tre volte al giorno, sono dei preparati galenci difficili anche da reperire perché si stratta di una patologia rara; probabilmente dovrà seguire una cura per tutta la vita, ma se prima la strada era tutta in salita, ora quanto meno si inizia a vedere la cima. Un passo alla volta”.

Sul fronte lavorativo “la Fiom ha messo in campo tutti gli elementi per potermi difendere, per cui attraverso l’avvocato Ettore Sbarra, si stanno raccogliendo tutti gli elementi utili da metter nelle mani di un pm e presentare querela. Vedremo quali saranno gli sviluppi”. L’ultima parola è per i cittadini di Modugno: “Hanno promosso la raccolta e contattato il sindaco. Sono stati tutti fantastici, si sono dati da fare velocemente, non smetterò mai di ringraziare chi si sta prodigando per noi. L’iniziativa avviata in azienda si chiude a maggio, sono partito da Bari il 29 gennaio e ancora non si è mosso niente”.

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