“Nico io ti voglio bene, se un giorno ci ritroveremo può darsi che forse capirai. Perché un padre è sempre un padre”. Con la voce rotta dal singhiozzo per le lacrime, Corrado, l’uomo che dorme nella stazione ferroviaria di Trani, manda un messaggio in Germania a uno dei sei figli, attraverso la nostra telecamera.

A Corrado è stata riscontrata la bronchite, per fortuna non particolarmente grave, ma che probabilmente ha influito sulla sua decisione di accettare il posto letto in un dormitorio, piuttosto che perseverare nella sua sistemazione di fortuna.

“La mancanza di un figlio fa male la senti nel cuore. Venitemi a trovare – ci dice Corrado parlando a tutta la prole -. Ci penso ogni notte, sono i miei figli. Dormire alla stazione, pensare ai figli, e non vederli, è la cosa più brutta del mondo”.

“Ho fatto degli errori e mi vergogno per questo – sottolinea ancora una volta tra le lacrime -, mi vergogno, ma loro devono capire che se è successo tutto questo, c’è stato un motivo””.

Forse travolto dall’emozione, durante la conversazione Corrado è assalito dalla paura che gli abbiano rubato i documenti. Inizia così la ricerca frenetica del bar dove potrebbe averli dimenticati, quando è già passata l’ora di chiusura.

Tutto si risolve, non senza patemi d’animo e sbattimenti, quando riusciamo a parlare col titolare, incaricato dallo stesso Corrado di custodire il tutto durante la notte proprio per scongiurare un possibile furto.