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In vista del drastico calo delle temperature previsto nelle prossime ore, e a seguito della comunicazione della sezione Protezione civile della Regione Puglia, con la probabilità di precipitazioni nevose anche a bassa quota, il sindaco di Bari ha firmato un’ordinanza con la quale dispone, nell’ambito del piano comunale per l’emergenza freddo, l’ampliamento dei posti letto per le persone senza dimora nei centri di accoglienza notturna e la possibilità per gli ospiti di permanere h24 negli stessi centri e nelle strutture semiresidenziali cittadine, usufruendo del servizio di lunch box.

In particolare, da domani fino al prossimo 21 febbraio, le realtà sociali che attualmente gestiscono i servizi di accoglienza potranno ampliare il numero dei posti disponibili nel rispetto delle normative anti Covid: in particolare la cooperativa Caps metterà a disposizione cinque posti letto aggiuntivi presso il centro di accoglienza notturno “Andromeda”, mentre la cooperativa Equal Time Onlus allestirà ulteriori 6 posti nella casa di comunità semiresidenziale “Don Vito Diana”.

“Accanto ai servizi previsti dal piano operativo per l’emergenza freddo, in vigore dall’inizio di dicembre fino al prossimo 1 marzo – ha sottolineato l’assessore al Welfare, Francesca Bottalico -, quest’ordinanza aumenta la disponibilità di posti letto per le persone vulnerabili e senza dimora in base a quanto permesso dalla normativa anti Covid e secondo il monitoraggio territoriale degli ultimi 10 giorni”.

Proprio dal monitoraggio “risulta che la domanda di posti letto si è sensibilmente ridotta – ha sottolineato – grazie al potenziamento delle strutture di accoglienza con l’avvio delle case di comunità e dei condomini sociali, che ospitano persone in situazione di povertà e con problemi socio-sanitari. Durante l’allerta meteo saranno comunque garantiti tutti i servizi del welfare comunale, compresi i servizi mensa, le attività del PIS, del centro antiviolenza e delle Unità di strada, che ogni sera monitorano i luoghi maggiormente frequentati dalle persone senza dimora”.