Dall’ospedale in cui è ricoverato, il collega della Rai Nando Nunziante, positivo al coronavirus, scrive una lettera che con piacere diffondiamo per aiutare tutti a riflettere su questo momento di emergenza.

Undicesimo giorno di ricovero in ospedale insieme a questo subdolo virus, ma io amo la vita, lui no, per questo vincerò io. Ho vissuto momenti terribili, ma sono passati. Sono ancora attaccato all’ossigeno, ma il peggio (spero) sembra essere alle spalle e ce la sto mettendo tutta perché questo diventi solo un pessimo ricordo.

Non ho mai dato nulla di scontato in vita mia e questo mi ha aiutato ad apprezzare ogni piccolo regalo di ogni giorno, figuriamoci ora. Questa situazione surreale che surreale purtoppo non è, dovrebbe insegnarci solo una cosa: che ogni battito di ciglia, tutti i colori del mondo e gli attimi che passiamo insieme a coloro i quali vogliamo bene o che conosciamo per la prima volta, gli incontri, la condivisione, il darsi una mano nei momenti di difficoltà, il piacere inenarrabile della solidarietà, soprattutto la scoperta meravigliosa di ogni attimo della vita, sono sempre un regalo, mai dovuto e che nessun mondo virtuale potrà mai sopperire ad un abbraccio, una carezza, un sorriso, magari anche ad un confronto aspro ma fatto di carne viva.

Dipendiamo gli uni dagli altri, ora è ancora più chiaro, per cui ora bisogna stare a casa, non c’è alternativa, ma può e deve essere un’ottima occasione per vincere finalmente il tempo tiranno, fare quello che non riusciamo a fare, dedicarci finalmente un po’ a noi, a leggere per volare con la fantasia ed imparare tanto, vedere un film, ascoltare la musica che alimenta il nostro spirito.

Non rendiamo vano questo tempo, la daremmo vinta a questo subdolo virus che non ama la vita. Alimentiamo ancor di più i nostri sogni, anzi immaginiamone di nuovi, anche perché quando tutto questo finirà, staranno fuori ad aspettarci e dobbiamo farci trovare più pronti che mai e quando tutti noi torneremo ad abbracciarci sarà più bello che mai.