“Prevenire e intervenire”, queste le parole chiave del Centro Antiviolenza del Comune di Bari, inaugurato questa mattina dall’assessora Francesca Bottalico a San Giorgio. Il CAV sarà gestito dalla Comunità San Francesco, già attiva da anni nell’ambito del contrasto alla violenza di genere.

Situato in Strada San Giorgio 21 a Bari, è raggiungibile dalla stazione centrale e da altri luoghi della città con i mezzi pubblici (autobus 12/) e dispone di un parcheggio per le auto. È aperto il lunedì, martedì e giovedì, dalle ore 14.30 alle 18.30, il mercoledì e il venerdì dalle ore 9 alle 13.

Il numero verde 800.20.23.30 è attivo 24 ore su 24; è possibile contattare il servizio via mail o su facebook. Il percorso di sostegno alle vittime si attiva subito dopo aver contattato il Centro Antiviolenza del Comune di Bari ai numeri 800 20 23 30 o 1522 (linea Telefono Rosa nazionale).

Il Centro Antiviolenza di Bari si propone di diventare un punto di riferimento per il territorio configurandosi come “Casa della prevenzione e del contrasto alle violenze: servizio di ascolto, sostegno e tutela per donne e minori”. Saranno offerti, gratuitamente e con il supporto di un’équipe multidisciplinare, diversi servizi, tra cui consulenza e sostegno psicologico, consulenza e accompagnamento legale per le vittime di violenza a cui saranno rivolti anche interventi di supporto pedagogico, accompagnamento e tutoring ai processi di socializzazione e di inclusione.

All’attività di pronto intervento si affiancano inoltre il collocamento in Casa Rifugio o in altre strutture del circuito di protezione delle vittime, l’organizzazione e promozione di percorsi di sensibilizzazione, prevenzione e informazione. L’equipe multidisciplinare specializzata è composta da 4 psicologhe, 2 avvocatesse, 2 educatrici professionali e un 1 assistente sociale.

Mission del servizio non è solo l’intervento emergenziale di presa in carico e sostegno delle vittime, ma una strategia di prevenzione, che coinvolga istituzioni, servizi e agenzie educative del territorio.

Nel mese di settembre sarà anche dato avvio al nuovo programma antiviolenza finanziato dalla Regione Puglia, che prevede azioni di diffusione capillare sul territorio, attivazione della rete istituzionale attraverso la strutturazione di protocolli operativi, avviamento di laboratori e borse lavoro per il reinserimento socio-lavorativo delle donne e corsi di formazione per gli operatori.

Nel primo bimestre di attività hanno già contattato il centro 64 donne (4 pronto intervento in emergenza, 33 prese in carico con eventuali invii al centro territorialmente competente, 13 consulenze legali (civili e penali) e 15 percorsi di consulenza psicologica). Ad oggi, quindi, 49 donne hanno richiesto spontaneamente di avvalersi dei servizi del centro e 15 hanno preso contatti su suggerimento dei Servizi sociali o delle Forze dell’ordine. Inoltre, nei primi due mesi di attività, 5 istituti scolastici si sono rivolti alla struttura comunale per la programmazione di percorsi di sensibilizzazione contro la violenza di genere.

Il Centro Antiviolenza prevede inoltre di rafforzare e diffondere l’azione di prevenzione e la sensibilizzazione sul territorio implementandone l’efficacia in favore delle donne, per un necessario mutamento culturale che favorisca la parità di genere e politiche di genere più efficienti ed adeguate.

“Oggi inauguriamo un nuovo presidio particolarmente importante – ha dichiarato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – che oltre a sorgere in una periferia della città, sguarnita di spazi sociali, sarà una struttura polifunzionale unica nel suo genere con un centro antiviolenza, un’area formazione per operatori e un presidio di start up di impresa per donne vittime di violenza e in stato di disagio, in grado di offrire anche percorsi stabili di educazione sentimentale ed educazione alle differenze, in rete con le agenzie educative del territorio”.

“Attualmente – ha proseguito l’assessore – sono già 5 le scuole in cui, da settembre, partiranno gli sportelli di ascolto per adolescenti e preadolescenti. Un percorso che vedrà la Casa della Prevenzione, assieme a 30 diverse realtà attive quotidianamente sui temi del contrasto alle violenze e alle discriminazioni, partire per la creazione di un tavolo cittadino sulla prevenzione strutturando quanto già realizzato in questi anni con la rete generare culture non violente e lavorando con le donne, gli uomini e i specialmente i bambini attraverso la prevenzione e attività sperimentali e di ascolto sul tema della violenza assistita con Save the Children, da oggi partner stabile del Comune su questi temi”.

Il progetto mira alla promozione e diffusione della cultura della nonviolenza e del rispetto delle differenze di genere, dell’orientamento affettivo-sessuale, dell’appartenenza etnica, della scelta filosofica di vita o credo religioso ritenendole questioni essenziali per la coesione sociale e culturale del territorio cittadino di Bari, con ricadute importanti sulla vita stessa della comunità, dei suoi abitanti adulti e minori e sulla sua crescita sociale e culturale.