La sua scelta di farla finita ci aveva colpito profondamente, e come noi, tutta Bari. Il suo gesto estremo a soli 14 anni, i pensieri affidati a una piattaforma social, la fotografia scattata sul cornicione di un palazzo a Poggiofranco scelto appositamente, tutto di quella triste storia ha scosso molte coscienze.

Commentando un nostro editoriale il papà di Antonella, questo il suo nome, aveva in qualche modo fatto intendere che da quel dramma familiare sarebbe nato qualcosa di positivo, e oggi è arrivata la conferma. Il 19 luglio alle 19:30 nella Sala Teatro della parrocchia Don Guanella, in via Giulio Petroni 125, sarà infatti presentata l’associazione Anto Paninabella, come era solita appellarsi.

La serata avrà lo scopo di illustrare idee e progetti pensati dall’associazione per combattere i sempre più frequenti fenomeni di emarginazione adolescenziale, povertà educativa e bullismo, attraverso iniziative da promuovere negli istituti scolastici di secondo grado di Bari e provincia. L’obiettivo comune dei suoi soci è quello di operare sul territorio al fine di evitare il ripetersi di simili eventi drammatici.