La storia della famiglia Del Basso: Morris, Gaia e i loro cinque figli, è forse quella in cui siamo riusciti a entrare in maniera più dirompente, portando loro benefici concreti e insperati. Prima le diverse donazioni di denaro; il lavoro per il capofamiglia (seppure non andato a buon fine); poi la casa popolare e infine, notizia di ieri sera, un treruote per fare in modo che Morris possa vendere frutta e verdura grazie alla licenza itinerante.

Un imprenditore della provincia di Lecce, si è imbattuto per caso nella nostra saga dedicata al fruttivendolo barese, che negli ultimi tempi aveva lanciato un appello a causa di una multa ricevuta dalla Polizia Locale. “Il nostro sogno sarebbe un treruote – aveva detto Gaia – in modo da poterci spostare come prevede la licenza”.

L’imprenditore non se l’è fatto dire due volte e ci ha contattati sulla pagina Facebook del giornale (Il quotidiano Italiano-Bari). Come tutti i più grandi benefattori non vuole rendere pubblico il suo nome, ma non possiamo evitare di sottolineare il suo gesto. “Lo faccio con grande piacere – spiega -. Darò a Morris anche la possibilità di lavorare d’inverno. La sua storia mi ha colpito profondamente e per quanto è nelle mie possibilità ho deciso di sostenere questa famiglia barese. Nella vita in questo momento non posso lamentarmi, ma tutto può sempre cambiare e casomai dovesse capitare mi piacerebbe trovare qualcuno che creda in me e mi dia una possibilità di riscatto. Voglio dare fiducia a Morris avendo seguito tutte le fasi della sua storia attraverso il vostro racconto. Fate un grande lavoro, non smettete perché senza quei video non sarei mai riuscito a sapere di Morris, Gaia e dei loro cinque figli”.