Un bambino di pochi mesi dentro un passeggino accanto a una barbona che dorme per terra. La scena nella piazza del quartiere Madonnella non è passata inosservata. Inizia così una storia totalmente diversa dalle tante che ci è capitato di raccontare finora, in cui solo il buon cuore di una famiglia ha evitato chissà quale possibile destino a una minuscola creatura di appena 7 mesi.

Tommaso Calabrese ha 24 anni e un bel giorno si imbatte in quel piccolo angelo. Parlando  viene fuori che la senzatetto fa da baby sitter per una mamma non in grado di occuparsi del piccolo. Deciso a fare qualcosa, d’accordo con i genitori e con la madre del bambino dopo un iniziale rifiuto della donna, Tommaso prende in casa il piccolo e se ne fa completamente carico come fosse un figlio.

Quel bimbo viene vaccinato e accudito con amore, come dovrebbe essere per tutti i bambini. La famiglia di Tommaso avvisa ovviamente i servizi sociali, il bimbo resta a casa dei Calabrese per circa tre mesi, fino a quando un giudice decide che quella situazione non può più andare avanti e affida la creatura a una comunità, concedendo ai suoi angeli custodi un giorno di visita a settimana, il martedì.

I genitori di Tommaso presentano nel frattempo domanda di affidamento e attendono fiduciosi, fino ad arrivare a oggi, martedì appunto, quando dalla comunità li avvisano di non andare a trovare il piccolo perché deve fare delle visite mediche non meglio specificate.

Allarmati, decidono di volerne sapere di più. Scoprono che il permesso di visita gli è stato revocato perché, nonostante l’amore con cui lo hanno accudito, il bimbo sarà affidato a un’altra famiglia. Che cosa succederà adesso? Nessuno lo sa, ma di certo la famiglia Calabrese, Tommaso e i suoi genitori, sono decisi a non lasciare nulla d’intentato. Quel bambino è arrivato in casa loro come un dono e non sono disposti a rinunciare.