“Altrove non c’è posto per chi come noi non ha casa”. Nicola, nome di fantasia, è un senzatetto della provincia di Bari. Da anni vive per le strade della città cambiando spesso il luogo in cui dormire. Se a volte si rintana sulle panchine del Policlinico, rischiando di essere cacciato dalla Polizia, altre volte si dirige nella parte abbandonata della Caserma Rossani. Qui, Nicola, aveva trovato un ottimo giaciglio, ma dopo essere stato fuori per alcuni motivi personali, l’ha trovato bruciato: “Per fortuna non ero dentro, perché se no adesso sarei morto”.

Lo abbiamo incontrato mentre stavamo facendo un giro all’interno della Caserma per vedere con i nostri occhi le condizioni in cui versa. Solo di qualche giorno fa l’annuncio da parte dell’Amministrazione Comunale, di un nuovo progetto per riqualificare una zona della Caserma, con campi da gioco, una piazza e un parco per i cani. Oltre alla parte utilizzata dal parcheggio gestito dall’Amtab, esiste una zona abbandonata, delimitata da alcuni pannelli, frequentata non solo dai senzatetto ma anche da ragazzi che vogliono fumarsi uno spinello indisturbati o da altri che vogliono passare il loro tempo.

“Per evitare di rompere i pannelli gli operai stessi ce li hanno lasciati aperti per farci dormire – racconta Nicola – ma chi davvero rompe le cose e da fastidio sono i ragazzini che vengono a imbrattare la caserma e saltano sulle auto”.

“L’unica alternativa a questo posto sono le panchine – racconta -, perché andare nei dormitori è pericoloso visto che le persone si mettono nel letto senza nemmeno lavarsi. C’è il rischio che si possano prendere le malattie. A questo punto è meglio dormire per strada”.

La voglia da parte di Nicola di poter rifarsi una vita è tanta, ma purtroppo il solo fatto di dover dormire per strada con un occhio chiuso e l’altro aperto non gli permette di trovare anche il più misero dei lavori.