Grandi, piccoli e piccolissimi, associazioni sportive, l’Università, la Croce Rossa, le scuole di Bari, tutti insieme hanno risposto alla “chiamata” dell’ANVCG, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, che al Campo Bellavista ha organizzato la marcia non competitiva “Stop bombe sui civili”.

La pioggia torrenziale di ieri, unita al freddo e al vento di questa mattina, non facevano ben sperare, e invece la voglia di pace non si è fermata davanti alle normali condizioni meteorologiche invernali.

Alle 10 gli studenti delle scuole, reduci dai due giorni di confronto nella Sala Consiliare della Città Metropolitana dell’1 e 2 febbraio, in occasione della 1^ Giornata Nazionale in memoria della vittime civili delle guerre e dei conflitti istituita dal Parlamento, hanno voluto esserci anche oggi, un segnale che fa ben sperare e riporre fiducia nelle generazioni a venire.

A pagare le conseguenze della guerra sono sempre i civili, perché dopo la firma dei trattati di pace, inizia il lavoro più difficile, quello di bonificare i territori martoriati e disseminati di ordigni inesploso, o peggio ancora, volutamente sotterrati, discapito di popolazioni inermi. Non esistono bombe intelligenti.