Insulto scritto rivolto a Irma Melini, si chiude il primo capitolo della vicenda che tiene banco ormai da un mese, da quel 14 novembre quando, nell’aula Dalfino del Comune di Bari, qualcuno ha scritto su una scheda, approfittando dello scrutinio segreto, parole volgarissime rivolta all’esponente dell’opposizione.

Oggi è stata estratta l’associazione a cui saranno devoluti i duemila euro stanziati dal consigliere Michele Caradonna e dal presidente del Consiglio Comunale Pasquale Di Rella inizialmente previsti per pagare la perizia volontaria tesa a individuare rapidamente l’autore, o l’autrice, dell’insulto.

Tra le proposte pervenute, una dipendete del Comune ha estratto il nome degli “Stati Generali delle Donne/Casa delle Donne”. La proposta prevede la creazione, con quel denaro, di una biblioteca di genere.

Dunque, la vicenda di un bruttissimo gesto si chiude con un’azione benefica. Resta in piedi tutta la questione interna ai partiti e ai consiglieri, mentre si attendono le conclusioni delle indagini avviate dalla magistratura.