Ancora nessuna maestra di sostegno per Gabriele e Rihan, i due piccoli alunni disabili dell’istituto Don Tonino Bello di Palombaio, frazione di Bitonto. Rispetto al primo giorno di scuola, quando i genitori lamentavano l’assenza di una figura specializzata per i propri figli, nulla è cambiato.

“Questa mattina ho accompagnato mio figlio a scuola – racconta il papà di Gabriele – ma ho scoperto che non c’era ancora nessun docente di sostegno. Sono tornato alle 11 e, probabilmente per ovviare al problema, in classe era presente un solo assistente per due ragazzi. Così ho deciso di chiamare i Carabinieri”.

Secondo la normativa, infatti, ogni alunno con certificazione di disabilità ha diritto ad avere un docente di sostegno. Non a caso, con il DPR 970/1975 e la legge 517/77 è stata istituita giuridicamente la figura professionale dell’insegnante: uno “specialista”, dunque fornito di formazione specifica, che, insieme ai docenti curricolari definisce le modalità di integrazione dei singoli alunni con disabilità, partecipandovi attivamente.

I militari sono arrivati subito sul posto per prendere atto della situazione mentre i genitori hanno sporto denuncia: “Non è colpa della scuola – ammette il padre di Gabriele – ma questa è la prassi. Quello allo studio è un diritto di tutti, i ragazzi disabili non devono essere penalizzati”.

La scuola è consapevole della situazione, ma i dirigenti hanno le mani legate. Così come già capitato nel caso del liceo di Brindisi, infatti, mancano risorse e personale: “Al provveditorato hanno detto che non c’è disponibilità di maestre di sostegno. Il dirigente scolastico mi ha assicurato che sono state chiamate 2 insegnanti in graduatoria ma solo una ha risposto. Ora siamo in attesa – conclude il papà – ma anche questa persona potrebbe non essere qualificata e quindi non adatta ad assistere i ragazzi disabili”.