Dal tugurio nelle campagne di Adelfia senza luce, acqua e servizi igienici, alla casa protetta a Noci. La storia è quella di Agata, 52 anni e Vito, 58 anni. L’ultima loro residenza conosciuta è nel Comune di Valenzano.

A scoprire i due nella catapecchia è stato un cittadino di Adelfia, insospettito dalle colonne di fumo nero visibili a diverse centinaia di metri di distanza. Arrivato sul posto, l’uomo incontra Agata e Vito in condizioni disumane.

La legge prevede che sia Valenzano a provvedere al loro sostentamento. Passano otto mesi prima del trasferimento a Noci a spese dell’amministrazione competente. Una sistemazione gradita ai due compagni di vita. In attesa della sistemazione definitiva, però, la comunità adelfiese ha dimostrato di non lasciare indietro gli ultimi. Un gruppo di persone, che solitamente entra in scena in queste circostanze, si è occupata di una parte del sostentamento. L’amministrazione, invece, oltre al pasto caldo giornaliero per otto mesi ha ospitato Agata e Vito nell’asilo comunale di Montrone.

Una stanza arredata che le suore, alle quali è affidata la struttura, adibiscono proprio a questo genere di emergenze. Ad Agata e Vito auguriamo di ritrovare se stessi e la serenità persa in questi anni di espedienti.