Il caso degli inquilini di via dei Mille, 116, che ieri hanno inscenato la rivolta in strada con i cassonetti messi di traverso perché rimasti senz’acqua dato il mancato pagamento delle bollette all’Aqp, si arricchisce di nuovi dettagli.

L’ARCA Agenzia Regionale per la Casa e l’Ambiente ha infatti inviato una nota chiarificatrice: “Su 121 alloggi, l’Arca Puglia Centrale è proprietaria solo di 33 immobili e dopo le verifiche del caso si è riscontrato che all’attualità solo 5 assegnatari hanno una morosità nei confronti di Aqp per un importo complessivo di circa 1800 euro”.

Ma c’è di più: “L’amministratore di condominio solo oggi – scrive l’Agenzia il 9 maggio – ha integrato ai nostri uffici una parte di documentazione per l’anticipazione delle somme. a titolo di consumi idrici insoluti. Per concludere l’iter che porterà all’anticipazione delle somme summenzionate, l’Ente è in attesa di ulteriori comunicazioni da parte dell’amministratore di condominio che confermi il debito dei singoli inquilini”.

Da quanto scritto appare quindi chiaro che, dei circa 40mila euro non versati all’Ente, solo una minima parte è imputabile agli assegnatari dell’Arca, il resto è invece a carico dei privati. Da qui la rabbia degli inquilini in regola coi pagamenti, intenzionati a staccarsi per poter vedersi riattivare la fornitura dell’acqua.