“Venerdì prossimo ci diranno i pagamenti da effettuare tra condominio, fogna, affitto di tre mensilità. Finalmente un tetto c’è, però serve un ultimo sforzo, servono 300 euro”. Gli occhi di Morris Del Basso sono un misto di gioia e sconforto. La lunga lotta portata avanti con la sua compagna Gaia è a un passo dalla lieta conclusione, ma c’è ancora qualcosa da fare, un passo come sempre fondamentale.

Dopo essersi battuti per ottenere una casa popolare, rischiata di perdere per la vicenda ingarbugliata della cittadinanza di Gaia, ora ci sono questi soldi da versare per poter entrare finalmente in una casa adeguata poter dormire, almeno sotto questo aspetto, sonni tranquilli.

“Ho dovuto mollare il lavoro che mi era stato offerto da un imprenditore barese –  spiega Morris rispondendo al quesito che in molti si sono posti – perché, dopo la scomparsa di papà, dovevo dare una mano a mia madre con la bancarella, tra me e mio fratello piccolo riusciamo a portare un po’ di pana a casa”.

“Ora la situazione si è risolta – racconta sollevato prima di ricadere nello sconforto – però proprio non ce la faccio a mettere insieme questi 300 euro per entrare finalmente in una casa popolare. Spero che qualcuno mi possa aiutare, ho una settimana di tempo per raccoglierli. A parte le cartelle di Equitalia che non sono ancora riuscito a pagare, sono incensurato, non ho mai auto problemi con la Giustizia”.