La “Blue Whale” inizia a far paura anche in Puglia. La sfida della “Balena Blu”, il gioco che attraverso una serie di prove porta al ferimento e addirittura al suicidio gli adolescenti, è sbarcato anche in Italia e si teme possa diffondersi rapidamente. Per questo in Puglia alcuni Comuni iniziano a prepararsi lavorando sulla prevenzione.

Quello della Blue Whale è un “gioco” perverso e malvagio che sfrutta da un lato le fragilità delle sue giovani vittime, dall’altro le potenzialità ormai illimitate, e senza controllo, del web. Una rete, organizzata da oscuri personaggi, nata in Russia ma che si sta sviluppando in tutto il mondo facendo centinaia di vittime.

Cinquanta prove, con tanto di istruzioni di un vero e proprio “tutor”, che vanno dall’ascolto di canzoni tristi alla visione di film horror, dallo sporgersi dai piani alti dei palazzi fino al tagliarsi braccia e gambe con una lametta. Poi la prova finale, quella del suicidio, quella che ti fa “vincere”.

I primi casi di Blue Whale in Italia sono stati segnalati al nord. La paura è che possa svilupparsi senza controllo nel resto della penisola. A muoversi in anticipo nel barese è il Comune di Grumo. L’Assessorato alle Politiche Giovanili ha infatti organizzato uno sportello dove è possibile inviare eventuali segnalazioni o chiedere chiarimenti il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 9 alle ore 12.

Il Comune chiede quindi “la collaborazione agli adolescenti che facciano da ‘sentinella’: non appena si vedono segnali strani dei coetanei o particolari segni fisici (come incisioni), bisognerà subito informare le forze di Polizia o l’assistente sociale comunale, parlandone subito; stessa cosa vale per genitori e docenti, che dovranno essere particolarmente attenti ad ogni tipo di segnale o atteggiamento”.

Qualunque “cosa strana” si dovesse intercettare, si dovrà subito parlarne con lo stesso adolescente, anche alla presenza dell’assistente sociale, e se continua ad esserci una negazione da parte del minore, bisognerà rivolgersi alle forze di Polizia. Il vero pericolo è pensare che il pericolo non esista: la serietà con la quale va affrontato questo problema non legittima nessuno a prendere la cosa con leggerezza.

E’ possibile anche scrivere una PEC a [email protected] , o chiamare al numero 080.3831216, o scrivere una e-mail agli Amministratori a [email protected] o [email protected] .