Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità una mozione dell’assessore al Welfare Salvatore Negro, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, con la quale chiede al presidente della Giunta regionale di sollecitare il Governo nazionale affinché approvi in tempi rapidi il disegno di legge del Senato per il riconoscimento e il sostegno del ‘caregiver’ familiare.

“Questa mozione – ha spiegato Negro – è stata richiesta dalle associazioni dei familiari che lamentano un evidente disagio. Il Servizio Sanitario Nazionale non è in grado di garantire un’assistenza H24 alle persone affette da gravi disabilità, per cui tale impegno ricade in larga parte sui familiari. I dati segnalano che queste persone, soprattutto le donne, in media hanno una durata della vita minore alla media nazionale, di 17 anni. Oltre il 60 per cento, è costretta a ridurre il lavoro, optando per il part time, a mettersi in aspettativa, oppure rinunciare proprio al lavoro.Tutto questo senza che lo Stato ne riconosca alcuni fondamentali diritti. È importante che la legge sia approvata al più presto e la Puglia, con l’approvazione di questa mozione è la prima Regione a muoversi in tale direzione”.

“Probabilmente – ha commentato il consigliere del M5S Mario Conca – la Giunta non si era accorta che due settimane fa avevo presentato la stessa mozione, la cui discussione era già stata calendarizzata. Non è la prima volta che gli assessori si appropriano di mozioni e proposte di legge presentate dall’opposizione. I precedenti non si contano più, ma se l’unico modo per far fare qualcosa alla Giunta è che siano gli altri a presentare proposte e mozioni siamo ben felici di farlo. Per noi l’unica cosa che conta è arrivare a risultati concreti per il bene dei pugliesi”.

Per quanto ne sappiamo, in realtà lo “scippo” al consigliere Conca non è il solo in questa vicenda. Ci risulta infatti che anche la Valle d’Aosta abbia seguito, a inizio marzo quindi ben prima della Puglia, la stessa strada. Senza entrare nel merito di chi ha fatto cosa, speriamo che la legge venga effettivamente approvata presto, prestissimo, per le tante famiglie che si trovano in questa difficile condizione. Insomma, basta che si faccia.