“Ridateci la dignità e il posto di lavoro”. Carmela Trigiani si è incatenata ai cancelli del Tribunale di Bari, ha perso il lavoro ed è costretta ad azioni di protesta clamorose per far valere le proprie ragioni. Fino a poco tempo fa lavorava per l’Istituto Oncologico, adesso invece si ritrova a spasso. La sua colpa? Non un comportamento scorretto, un’azione disciplinare o quant’altro, ma bensì quella di essere finita nel tritacarne della burocrazia.

“La Corte dei Conti ha mosso un rilievo a una procedura di stabilizzazione attuata dalla precedente amministrazione – ci ha detto il segretario provinciale della Fials Domenico Losacco – e oggi purtroppo questa dipendente si ritrova senza lavoro. La giustizia però non è uniforme nei suoi giudizi, perché i suoi stessi colleghi sono stati reintegrati, hanno avuto ragione. Ad oggi la giustizia non ha ancora fatto il suo corso e questa famiglia si ritrova con entrambi i coniugi disoccupati e un figlio disabile”.