Non c’è niente da fare. Le vecchie abitudini sono dure a morire, soprattutto quando sono cattive e insopportabili. Dopo circa un anno siamo tornati nei parcheggi dell’ospedale Di Venere, a Carbonara. Nello stesso identico punto dove avevamo denunciato un parcheggio selvaggio sui posti per disabili.

Nonostante le rassicurazioni ricevute, da allora non è cambiato nulla. La cosa, però, non ci ha meravigliato affatto. Anche questa volta abbiamo beccato in fallo l’automobilista, non uno qualunque, ma un dipendente della Asl di Bari. Forse il caldo degli scorsi giorni ha fatto sì che ci fossero meno auto, ma quelle che abbiamo beccato al Di Venere erano auto di cittadini qualunque, tranquillamente messe all’interno degli spazi riservati ai disabili. Nessun pass, nessuna apparente giustificazione, se non la solita arroganza e inciviltà.

Una vergogna, insomma. A quanto pare una consuetudine dura a morire. Aveva proprio ragione un dirigente della struttura, quando interpellato ci disse: faccio come voglio, perché qui comando io. Evidentemente è proprio così. All’ospedale Di Venere il direttore sanitario e quello amministrativo non contano nulla, perché comanda lui.