Da lunedì 13 giugno i cittadini potranno comprare del pane presso alcuni panifici del Municipio I che lo riserveranno a persone in difficoltà. Si chiama “Pane pagato”, ed è la nuova iniziativa di solidarietà, promossa e realizzata dal Municipio I e dalla Confartigianato di Bari con il sostegno dell’associazione Panificatori di Bari e provincia, che consentirà a donne e uomini in condizione di disagio socio-economico di ritirare del pane, pagato da altre persone, negli esercizi che aderiscono al progetto.

Finora sono undici i panifici che hanno già dato la propria disponibilità: al loro interno saranno esposti il logo di riconoscimento “Qui pane pagato!” e un contenitore in vista sul bancone nel quale sarà disponibile il pane già pagato.

“Quando abbiamo proposto questa iniziativa alla Confartigianato – ha esordito Micaela Paparella – è stata accolta immediatamente con grande entusiasmo. Ovviamente si tratta di un progetto sperimentale che ci auguriamo possa diventare una vera e propria abitudine per i baresi. Anche i panificatori hanno risposto molto bene, dato che ogni quartiere del Municipio I è coperto da almeno un paio di esercenti. Devo ringraziare il presidente della commissione Welfare del Municipio e tutti i suoi componenti per il lavoro realizzato, così come il gruppo del Movimento 5 stelle che ha proposto il progetto. Perciò invito tutti i cittadini a partecipare in massa a questa nuova iniziativa solidale”.

“Questo progetto ci consente di constatare come la diffusione di esperienze di solidarietà e cittadinanza attiva possa essere contagiosa, specialmente tra le attività produttive – ha commentato Francesca Bottalico -. Da circa due settimane è partito il progetto ‘Social network’, un’iniziativa del centro di ascolto per famiglie San Nicola di Bari vecchia, che in pochissimo tempo ha già coinvolto una decina di esercizi commerciali, dalla salumeria alla cartolibreria, dal parrucchiere alla sanitaria. È sufficiente comprare dei beni di prima necessità e sospenderli, riservandoli a chi si trova in una condizione di fragilità. Persino due istituti scolastici, la Piccinni e la Pinuccia Modugno, hanno deciso di entrare in questa rete raccogliendo beni, che vengono portati a scuola dagli alunni e poi distribuiti. Perciò, l’accordo odierno si inserisce in una mission più ampia, che mira soprattutto a far crescere in città sia una cultura della solidarietà sia attività di mutuo aiuto tra famiglie, un prezioso contributo rispetto a ciò che la rete del welfare istituzionale già offre alle persone in difficoltà”.

“Sono diversi mesi ormai che, in collaborazione con l’assessorato al Welfare e le associazioni di categoria – ha concluso Carla Palone – lavoriamo ad iniziative e manifestazioni solidali, come quella presentata oggi. A Bari sono tanti gli esercenti, grandi, piccoli e diversi tra loro per tipologia, che senza alcun clamore dimostrano concretamente la loro vicinanza alle fasce più deboli della cittadinanza. Lo fanno quotidianamente attraverso gesti anonimi e silenziosi. Per questo voglio ringraziarli, anche perché sono di grande supporto a una serie di progetti che questa amministrazione comunale sta portando avanti”.

Di seguito l’elenco dei panifici del Municipio I che hanno già aderito a “Pane pagato”:

Fiore, strada Palazzo di città. Violante, strada Santa Teresa. Magic Pan, via Crisanzio. La bottega del pane, via De Rossi. Cavaliere, via Tanzi. Mossa, via Cairoli. De Giosa, via detta della Marina, Torre a Mare. Morisco, via Peucetia. Fiore, via Salapia. Morisco, viale Japigia.

Hanno inoltre aderito al progetto:

Pablito, via G. Petroni. San Lorenzo, via G. Petroni. Gagliardi, via Bellezza. Dolce & Pane, viale Salandra.