di Gianluca Lomuto e Italo Cinquepalmi

Al via la tre giorni della Race for the Cure. I volontari della Susan G. Komen sono al lavoro, nonostante il maltempo, per garantire che tutto funzioni alla perfezione nel villaggio allestito in piazza Prefettura.

Siamo andati a fare una piccola “incursione”, per conoscere il personale al lavoro nei vari stand. Per le iscrizioni alla gara sulla lunghezza dei 5 chilometri, che si terrà domenica 22 maggio con appuntamento alle 9.30 proprio in piazza Prefettura, c’è ancora tempo. Ci si può rivolgere direttamente ai volontari del villaggio che saranno a disposizione per qualsiasi tipo di informazione fino alle 20.00 di questa sera. Poi ancora nella giornata di sabato, dalla mattina alle 9.00 fino alle 20.00 e domenica fino a poco prima dell’inizio della gara. Oppure basta andare sul sito della Race for the Cure e compilare il modulo.

A tutti i partecipanti sarà consegnato un pacco gara pieno di gadget, oltre alla maglietta che indosseranno durante la corsa o la passeggiata di due chilometri.

La causa è quella buona, il soldi delle iscrizioni saranno donati alla ricerca, per sconfiggere questo male che si chiama tumore al seno.

“La manifestazione  – ha dichiarato il sindaco Decaro– regalerà alla città un momento molto particolare di coinvolgimento e di sensibilizzazione verso un tema di estrema attualità come il tumore al seno, puntando l’attenzione sulla diagnosi precoce e sull’attività di prevenzione della malattia che donne e uomini dovrebbero fare sempre. In occasione di questa tre giorni di salute e sport, saranno illuminati alcuni palazzi cittadini, Il Municipio, il palazzo della Città metropolitana e palazzo Mincuzzi in via Sparano, proprio per dare il senso simbolico della valenza straordinaria di questa manifestazione, che oramai non è più soltanto una corsa ma un momento in cui la comunità è unita. L’amministrazione sostiene molto volentieri l’iniziativa perché attraverso la Komen, la città di Bari beneficia di diversi progetti legati alla prevenzione straordinaria e al supporto specialistico e psicologico per gli ammalati. L’altro aspetto bello di questa iniziativa è che a correre ci sono tante donne che hanno con coraggio sconfitto la malattia e che sono uno straordinario esempio di coraggio e vita per chi è ancora in cammino verso la guarigione”.