Consiglio

Il nuovo Regolamento per l’accesso al Sistema integrato dei Servizi e degli interventi sociali, è appeso al filo del parere del segretario generale del Comune di Bari. Sì, perché dopo la riunione di maggioranza di ieri, il regolamento potrebbe essere ritirato e non presentato nella prossima riunione del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Al segretario generale è stato chiesto se la procedura adottata sia corretta o se, come qualcuno ha sospettato, possa essere viziata da una leggerezza che rallenterebbe i tempi, ma che in ogni caso è costata una lavata di testa all’assessore comunale al Welfare, Francesca Bottalico, da parte del sindaco Antonio Decaro. Per la verità il cazziatone, tramite l’assessore era rivolto al distratto dirigente della Ripartizione competente.

Il regolamento era stato approvato in giunta nelle scorse settimane, dopo essere stato licenziato all’unanimità dalla Commissione. Un documento importante, soprattutto perché fissa nuove regole per la determinazione dell’accesso ai Servizi sociali per moltissime famiglie baresi, ridefinendo le fasce di esenzione Isee individuate dalla Regione: esenzione totale per le famiglie con reddito Isee fino a 2.000 euro e in proporzione per quelle con reddito Isee fino a 15mila. Con il nuovo regolamento il limite di esenzione totale sale fino a un reddito di 3mila euro e fino a 20mila euro per quello proporzionale.

Pare, però, si siano fatti i conti senza l’oste. In questo caso il nostro oste sono i Consigli dei cinque Municipi baresi. Consigli che non si sarebbero potuti esprimere entro i trenta giorni previsti dalla legge. Dopo tale periodo, sarebbe invece arrivato il parere dei direttori dei Municipi, che avrebbero apportato cambiamenti a quattro dei trentuno articoli previsti nel regolamento, a questo punto modificato in maniera sostanziale. Stando alle norme, il documento non potrebbe essere portato in Consiglio Comunale se prima sulla questione non abbiano dato il via libera i Consigli municipali. Che c’entra il parere dei direttori? Può sostituire l’approvazione in aula? Dalla risposta del segretario comunale – prevista in queste ore – dipende il destino del regolamento e il futuro prossimo di molte famiglie baresi, che aspettano ansiose l’aumento della soglia di esenzione. Nel caso dovesse arrivare un parere sfavorevole, l’approvazione del regolamento verrebbe rimandata.

Speriamo la legge consenta di superare il pasticcio. Sarebbe un bene per tutti, anche per chi altrimenti dovrebbe spiegare nell’aula del Consiglio Comunale le ragioni della mancata approvazione.