Chi non conosce Mimmo Caldaro, quel “pazzo” sulla carrozzella che muove a malapena un dito, la bocca e il pene (pare con risultati discreti), tra qualche giorno avrà la possibilità di recuperare. Mimmo, che avrebbe voluto chiamarsi Gregorio perché fa più chic, è “condannato” a vivere seduto, ma non a essere infelice. Quest’estate s’è comprato anche una barca, forse l’unica cosa insieme alla guida di un aereo che non aveva ancora fatto in 33 anni di vita spericolata.

Una vita spesso al di là del limite per quella fottutissima voglia di non sentirsi diverso e un po’ per dimostrare che la disabilità, anche per uno costretto all’immobilismo spesso è nel cervello più che in un paio di gambe e braccia senza inutilizzabili. Mimmo Caldaro, barese purosangue, con la capacità narrativa e le mani di Ersilia Cacace, ha messo nero su bianco la sua vita maledetta. “Esci Matto” autoprodotto su Amazon, non è solo un libro. È piuttosto un progetto, in cui dentro ci sono e ci saranno tante iniziative, per distruggere schemi, stereotipi e luoghi comuni.

Un disabile nelle condizioni di Mimmo può essere felice, ubriacarsi, baciare, avere un rapporto orale con una bella ragazza o far “muovere i culi” di decine di migliaia di persona in discoteca mixando la musica del momento? I cento colpi di spazzola di Melissa P. sono ormai roba vecchia. Quella di uscire pazzo è anche la reazione, tra imbarazzo e incredulità, che si prova leggendo ciò di cui l’autore è stato capace, lasciandoti intravedere ciò che ancora non è accaduto e potrebbe accarere mentre leggete. Chissà. Niente buonismo, per qualcuno molte parolacce di troppo. Per certi versi non un esempio da seguire.

Chiudete gli occhi e immaginate un pugno dentro lo stomaco o una secchiata d’acqua gelata. Ecco cos’è Esci Matto, un libro che in primavera probabilmente potrete trovare in libreria perché un editore si è già fatto avanti. La presentazione, come tutte le cose di Mimmo, non sarà un evento comune. Il 30 dicembre – i particolari saranno definiti in questi giorni – sono in programma due flash mob in centro, a Bari. Piaccia o non piaccia Caldaro, un po’ come l’associazione leZZanZare, è riuscito a levarsi di dosso quel fastidioso alone di buonismo che avvolge i disabili. Anche loro, come chiunque altro, possono essere simpatici o starti sulle scatole.

Soprattutto loro vorrebbero meno convenevoli e più sostanza. E allora, come dice Mimmo: fin dove ti sei spinto? Cosa ti fa ballare o vibrare? Un consiglio, occhio a quel “bastardone” di Caldaro. Non chiedetegli l’autografo o la mano quando lo incontrate: è paralizzato non può farlo. Dategli una pacca sulla spalla senza distruggerlo come fanno quando va a Londra. Doveste cadere nel tranello non ci penserà due volte a farvi fare la figura di merda più clamorosa della vostra vita. Cos’è la diversità? Boooh. Qualche risposta ve la darà Mimmo, altre arriveranno se saprete vivere con gli occhi e il cuore aperto. Jisse matte, jisse.