Monica De Nicolò, mamma e psicoterapeuta, ha scoperto di avere un figlio affetto da un disturbo dello spettro autistico. Prima la lotta con la burocrazia per il riconoscimento della patologia, difficile da diagnosticare, adesso l’incubo della mancata terapia che potrebbe assicurare al piccolo Giosué una vita più autonoma e dignitosa. Monica e suo marito sono alcuni dei genitori che non sono riusciti a inserire i propri figli – una trentina in tutto – in uno dei pochissimi centri specialistici per l’assistenza dei bambini affetti da spettri autistici. Terapia fondamentale, anche in cosiderazione dell’inadeguatezza dell’assistenza scolastica. In questi casi, infatti, la buona volontà non basta. Sono i genitori dell’associazione C.O.N. Camminare oltre le nuvole, ma per il momento sono costretti a una corsa ad ostacoli.

La mancata terapia – non parliamo di qualche ora di logopedia in una struttura e qualche altra di psicomotricità altrove – rappresenta una condanna certa. C’è poco da fare, questo è. Molti specialisti, infatti, sono convinti che un’attività multidisciplinare quotidiana, consente a bambini molto piccoli di migliorare fino al 70% il proprio disagio. Intanto le settimane passano e diventa sempre più difficile. Per evitare di veder peggiorare le condizioni dei propri figli, molte famiglie si stanno dissanguando. Ciò che non passa il pubblico provano ad assicurarlo a proprie spese. Non sempre è possibile. Ciò che si fa non basta mai e diventa persino difficile arrivare a fine mese.

E allora l’appello al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Non ci abbandoni – dice nell’intervista Monica – si tratta di un diritto. Dimostri che la nostra fiducia nelle istituzioni è ben riposta”. Crediamo anche noi fermamente che questi bambini abbiano diritto alla migliore assistenza possibile, considerando soprattutto che può essere garantita a due passi da casa da personale qualificato. Quanto costa alle casse pubbliche? Facendo quattro calcoli più o meno 300mila euro. Rispetto alle tante risorse che si sprecano in progetti inutili, se non addirittura dannosi, davvero un cifra irrisoria.