Da sette anni, don Lino Modesto è il sacerdote della parrocchia Salvatore a Loseto, progettata dall’architetto De Blasi collaboratore di Renzo Piano.

La comunità di fedeli è di circa 5mila persone, non poche dunque. Nell’ambito della chiesa sono nati diversi progetti, come il gruppo Fratres dei donatori di sangue o come la scuola calcio, un buon modo per tenere lontani i ragazzi dalla droga e dallo spaccio, a cui in troppi cedono purtroppo. Oltre allo sport, la comunità può contare su una Aps che si preoccupa di recuperare gli antichi mestieri quali la lavorazione del legno, e il “Progetto Loseto”, un contenitore di idee inerenti i problemi del quartiere e di persone che ne cercano una soluzione, senza alcuna velleità politica ma civica.

Un tempo Comune a se stante, oggi Loseto è stato inglobato dalla metropoli e n’è diventato periferia, una distanza sia fisica sia istituzionale che si avverte: «Come da qui i giovani si spostano verso il centro di Bari, mi piacerebbe che da lì si spostassero verso di noi in un’attica di maggiore osmosi e interscambio» ci ha detto don Lino.

In questo scenario è dunque normale per la parrocchia essere diventato luogo di aggregazione per chi crede, ma anche per chi non ha fede in Dio.