È da pochi giorni attivo a Capurso il “Taxi sociale”, un Doblò a disposizione di cittadini non autosufficienti o con problemi di mobilità, che consentirà loro di raggiungere ospedali, luoghi di cura, uffici pubblici e altri luoghi di pubblica utilità.

Grazie al contributo di alcuni sponsor locali, la ditta PMG ha acquistato e affidato in comodato d’uso gratuito al Comune di Capurso un automezzo particolare, attrezzato anche per il trasporto di persone su sedie a rotelle. L’Amministrazione ha a sua volta affidato il mezzo ai volontari dell’Associazione Albatros, da anni impegnata concretamente sui temi delle diverse abilità e dell’inclusione sociale.

Il taxi sociale è un servizio di trasporto sociale rivolto a tutti i cittadini residenti nel Comune di Capurso con necessità di spostamento e difficoltà di movimento per ragioni fisiche, psichiche, sociali o familiari.

Il servizio è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00, e ci si accede con una tessera annuale di 10 euro. Il trasporto è gratuito per i percorsi fino a 10 chilometri da Capurso, per distanze maggiori sarà richiesto un contributo.

Non si tratta di un servizio a chiamata: per accedervi è necessario prenotare con almeno due giorni di anticipo chiamando il numero 392 1952898, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

“La nostra realizzabile utopia di un paese senza barriere e accessibile a tutti segna in questi giorni un altro punto a favore. Io e l’assessora Munno – ha detto il Sindaco Francesco Crudele – ringraziamo di cuore gli imprenditori e le aziende capursesi che, con il loro contributo hanno reso possibile la realizzazione di questo importante obiettivo. Una collaborazione che mi inorgoglisce e che porterà a un miglioramento importante nella vita del nostro paese.

In un momento di grande difficoltà, di incertezze e di tensioni è importante che paradigmi quali la solidarietà, la sussidiarietà e lo “stare accanto alle persone più fragili e meno fortunate di noi” si diffondano “contaminando” il nostro tessuto sociale.”