Nasce Social School, il progetto rivolto a minori, famiglie e docenti promosso dagli assessorati al Welfare e alle Politiche educative e giovanili del Comune di Bari in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale (USP), la federazione “Le Strade di San Nicola” e ActionAid Italia, in rete con l’Università Aldo Moro di Bari (dipartimento di Psicologia) e il Centro di ascolto per famiglie di Santa Rita (Caf/Cap).

L’iniziativa prevede l’attivazione delle “Officine del saper fare”, un nuovo spazio dedicato agli studenti delle scuole medie “Manzoni-Lucarelli” e “De Marinis” di Ceglie del Campo e Carbonara e articolato in due diversi programmi. Per quanto riguarda il primo, laboratori e percorsi individualizzati di accompagnamento e orientamento pre-professionale saranno rivolti a 30 minori a rischio dispersione scolastica. I ragazzi saranno suddivisi in cinque gruppi da sei e impegnati in un percorso di acquisizione di competenze tecniche attraverso laboratori di sartoria, ciclofficina e robotica tenuti da quattro esperti del settore. Le attività, promosse dall’Ufficio scolastico provinciale e dall’assessorato alle Politiche educative e giovanili, si svolgeranno per due anni, in alternativa alle ore di lezione, dalle ore 9.00 alle 12.00, a partire da febbraio fino al termine dell’anno scolastico. Il progetto potrà essere rinnovato.

Nel secondo programma, invece, gli studenti coinvolti saranno circa 150 e saranno impegnati nelle ore pomeridiane in laboratori ludico-didattici, attività psico motorie, nonché in iniziative legate alla promozione dei diritti umani. Docenti e genitori saranno altresì coinvolti in percorsi partecipativi che diano spazio e voce alle necessità della comunità che vive la scuola.

Inoltre l’assessorato al Welfare promuoverà, attraverso il Caf /Cap del quartiere Santa Rita, uno sportello per il benessere educativo, psicologico, pedagogico e sociale dedicato ai docenti, alle famiglie e ai ragazzi e gestito dall’equipe di psicologi del Centro di ascolto. Lo sportello si avvarrà della collaborazione di giovani tirocinanti di Psicologia clinica secondo quanto previsto da una convenzione siglata tra le due scuole obiettivo e il dipartimento di Psicologia. Supportato dai Servizi sociali educativi territoriali, lo sportello si occuperà di programmare interventi individualizzati extrascolastici per ragazzi e famiglie, al fine di garantire una presa in carico dei nuclei familiari nei periodi estivi, a conclusione del progetto stesso.

Obiettivo della Social School è strutturare un modello formativo compartecipato che sviluppi iniziative contro la dispersione scolastica e, contemporaneamente, promuova azioni di sensibilizzazione che rendano le scuole luoghi di cittadinanza, legalità e ascolto.

L’intero progetto nasce dall’integrazione di risorse finanziarie, pubbliche e private, tra i diversi attori coinvolti per un importo complessivo di 23.000 euro, rivenienti dai finanziamenti per le scuole a rischio, dai contributi socio-formativi da parte del Comune di Bari e dalla raccolta fondi effettuata in occasione della seconda edizione della manifestazione “Le Strade di San Nicola”, lo scorso 9 gennaio al Teatro Team.

“Social School – dichiara l’assessora Bottalico – vuole essere una risposta di rete costruita tra le istituzioni pubbliche, la scuola, le agenzie educative e le famiglie, con l’obiettivo di intervenire in maniera multidimensionale ed integrata, ponendo al centro il minore e il suo nucleo familiare. Una modalità di intervento che, sostenendo il contesto scolastico, è finalizzata soprattutto ad avviare un continuo interscambio con la comunità e il territorio. In questo modo cerchiamo di porre le basi per una sostenibilità futura e per un reale processo di cambiamento della vita dei ragazzi”.

“Stiamo cercando di mettere insieme diversi soggetti – commenta l’assessora Romano – per dare una risposta ai reali bisogni dei minori del territorio, che spesso si trovano a fare i conti con le difficoltà strutturali del contesto di provenienza. Con la Social School vogliamo mettere in piedi delle attività che possano rivelare le potenzialità inespresse di alcuni ragazzi, in particolare di quelli che non hanno mai avuto la possibilità di mettersi alla prova con attività diverse da quelle didattiche. La scuola e le istituzioni hanno il dovere di porsi l’obiettivo di mettere ogni persona nella condizione di non restare indietro, noi stiamo tentando di farlo partendo dagli studenti di Ceglie e Carbonara”.

“Pensiamo che la sinergia tra associazioni e la collaborazione con istituzioni come il Comune di Bari – ha spiegato Lorenzo Moretti, presidente della federazione ‘Le Strade di San Nicola’ – sia la formula vincente per dar vita ad una grande rete, stabile e fattiva, capace di realizzare grandi progetti che durino nel tempo, lasciando un servizio strutturato alla nostra comunità. Le parole sono tante e spesso volano via: la federazione nasce, invece, per realizzare il cambiamento. Vogliamo fatti concreti e pian piano ci stiamo riuscendo”.

“ActionAid si affianca dal 2012 alle scuole primarie e secondarie di primo grado, nelle città di Reggio Calabria, L’Aquila e Napoli – ha concluso Nicoletta Riccardi, referente territoriale di ActionAid a Bari – per sostenere gli istituti nella loro funzione educativa, di riferimento comunitario e di partecipazione nei territori in cui sono inserite. A Bari vogliamo ripartire dalle scuole Manzoni-Lucarelli e De Marinis per promuovere il coinvolgimento territoriale e il benessere dei bambini in un contesto ad alto rischio di dispersione scolastica”.