Il Villaggio del Fanciullo è nato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’Italia era un cumulo di macerie e in giro c’erano tanti bambini, miracolosamente sopravvissuti, spesso rimasti orfani. Da allora, il Villaggio è cambiato tanto, non ci sono più le baracche che si possono vedere nelle fotografie dell’epoca, ma la sua missione è rimasta inalterata.

Oggi, come ci ha raccontato padre Antonio Pierri, al Villaggio si tengono dei corsi di formazione: meccanici, elettricisti, informatici, e altro ancora. Destinatari, ragazzi difficili, che questi corsi riescono a garantirsi un futuro.